Gaelle Garcia Diaz è pronta a tornare al Battle of Malta. Ma questa volta sarà chiamata qualcosa di più rispetto al semplice ruolo di giocatrice.
Gaelle, che non ha bisogno di presentazioni (attrice, modella, conduttrice), sarà la madrina del Battle of Malta 2017, il torneo di poker più divertente e dal buy-in più basso d’Europa!
Tre anni dopo aver preso parte al torneo come giocatrice – raggiunse un onorevole 14° posto su 593 partecipanti – Gaelle Garcia Diaz si presenterà davanti alle telecamere in qualità di volto del BOM.
Prima di vederla con il microfono in mano il prossimo Novembre, abbiamo volute coprire cosa aspettarci da lei e cosa significhi per lei questo ruolo.
Ciao Gaelle. Cosa significa per te essere la nuova madrina del Battle of Malta?
Sono già stata al Battle of Malta e porto con me dei ricordi positivi. E’ un torneo che unisce l’eccitazione di un grande evento, con tanto di montepremi a dir poco allettante, con la possibilità di pagare un basso buy-in, che rende il torneo più divertente e accessibile a tutti.
Credo che presentare questo torneo rappresenti la possibilità di confrontarmi con giocatori che mi somigliano. Non giocatori professionisti, ma semplici amanti del poker. Per me è una bella sensazione. E credo che questo sia il motivo per cui il BOM sia diventato così importante.
Come puoi descrivere la tua esperienza da giocatrice nel 2014?
Giocare il Main Event del Battle of Malta è stato molto bello. Ma per riprendere una citazione dal film Rounders: “Pochi giocatori ricordano i grandi piatti vinti, anche se può sembrare strano, ma ogni giocatore ricorda in ogni particolare le brutte batoste prese al tavolo”. Penso che questa frase dica tutto sul modo in cui è finito il mio torneo (ride).
Ricordo di aver avuto una discrete run in un side event, iniziai alla grande: si parlava, si rideva, e soprattutto le chip finivano spesso dalla mia parte.
Cosa ti ha convinto ad accettare il ruolo di madrina del BOM?
Niente in particolare ha dovuto convincermi, ma il direttore del torneo Ivonne Montealegre ne ha parlato con me con grande trasporto e passione. Quello è stato un grande incentivo affinchè accettassi.
Sei sempre in movimento e fai tantissime cose in giro per il mondo, quindi saranno successe tante cose dal 2014 ad oggi. Raccontaci un po’ cosa ti è accaduto.
Non sono sicura di avere tanto tempo per poter parlare di tutto (sorride). La cosa più importante che mi è successa è stata il mio fidanzamento! Sono molto eccitata e di recente sono andata a convivere con il mio fidanzato in una casa molto grande a Bruxelles, con I miei due gatti Gilles e Tibalt.
Ho giocato un po’ meno a poker perchè mi sono dedicate molto di più al lavoro e ho portato avanti anche il mio canale su Youtube.
Sto anche lavorando ad un progetto che è ancora segreto… qualcosa a cui sono molto legata… Qualora voleste saperne di più, basterà seguirmi su Instagram e Twitter.
Come potresti spiegare il grande successo del Battle of Malta?
Quando penso al Battle of Malta, lo vedo come un evento che rappresenta il poker nella sua forma più pura: “il poker come un gioco divertente che vede protagoniste centinaia di persone entusiaste, con la prospettiva di poter tornare a casa con una discreta somma di denaro, ma con ciascuna di loro che tornerà a casa con una storia da raccontare”.
Poter godere di un clima quasi estivo, come quello di Novembre a Malta, è una prospettiva eccitante, non è vero?
Esattamente. Renderà tutto un po’ più semplice, soprattutto per poter raccontare le storie che si intrecceranno ai tavoli. Potremo riprendere dal bordo di una piscina, piuttosto che sorseggiando un cocktail al tramonto (sorride).
Anche se preferirei essere al tavolo finale piuttosto che in piscina, sono onesta!
Il Battle of Malta è un torneo eccitante ma anche “social”. Anche questa è una buona prospettiva per te…
Certamente. Non sono una professionista, gioco per vincere ma anche per divertirmi. Ho perso il conto della grande quantità di persone che ho avuto il piacere di conoscere ai tavoli in questi anni, perciò spero di vivere altri momenti così, giocando a poker.
In passato, il ruolo di madrina è stato ricoperto da figure note come Kara Scott e Maria Ho. Qual è la sfida più grande per te? Porterai il tuo stile?
Nutro profondo rispetto per Kara e Maria, personalmente mi trovo a mio agio davanti alle telecamere dopo aver condotto diversi show legati all’EPT o altri eventi pokeristici. Non voglio copiare lo stile di altre college, credo che avere uno stile personale sia il modo migliore per affrontare situazioni del genere.
Mi trovo molto bene seduta ad un torneo, con uno stack importante davanti a me, specialmente quando il mio stack è superiore a quello degli altri.
Hai dei modelli ai quali ti ispiri in questo ruolo?
Nel mondo del poker ho sempre apprezzato lo stile di Joe Stapleton! Adotta uno stile così divertente che mostra veramente il poker come un gioco accessibile a tutti.
Sono anche una grande fan di Ellen Degeneres, si mostra sempre in maniera rilassata e naturale davanti alle telecamere. Il mio sogno è quello di avere uno show tutto mio, che segua le orme dei suoi.
Ti piace mostrare la tua parte sexy quando conduci? In che modo ti piace “giocare con la telecamera”?
La Gaelle che si vede davanti alle telecamere deve avere un pizzico di glamour, però senza strafare. Credo che questa cosa faccia parte del mondo del poker, e credo che in parte vada a condizionare il mio modo di condurre.
In ogni caso, chi ha giocato al mio fianco in questi anni può dire che so anche vestirmi in maniera casual, e non mi si può vedere solo attraverso le foto che girano sul web. Credo di essere la classica “ragazza della porta accanto”.
Hai qualche consiglio da dare a chi vorrebbe diventare un presentatore o una presentatrice?
Fatelo perchè vi piace e non smettere di seguire i vostri sogni. Al tempo stesso non sprecate troppo tempo nell’ascoltare le cose negative che vi verranno dette, ma accettate i consigli onesti, che partono dal cuore.
Hai già qualche sorpresa in programma (senza anticiparci nulla)?
Se ve lo dicessi, non sarebbe più una sorpresa. (sorride)
Sei pronta a farti scortare dai cavalieri con l’armatura?
Certamente! Sto già pensando di tenerli alle mie spalle quando giocherò, così da intimidire I miei avversari. (ride)
Lo scorso anno, tre giocatori svedesi hanno scommesso di tatuarsi un cavallo di legno (il simbolo del loro paesino) se uno di loro fosse riuscito a qualificarsi per il tavolo finale (due di loro ci sono riusciti, uno ha anche vinto il torneo). Con chi faresti una scommessa simile? E quale tatuaggio sceglieresti di fare?
Sceglierei Christophe de Meulder e Jonathan Abdellatif come “compagni di scommessa”.
Per fare il tatuaggio potrei scegliere una piccola farfalla adagiata su una rosa per Chris, un gattino con dei grandi occhi per Jonathan, infine un drago cazzuto per me!