Alle World Series of Poker il successo può arrivare anche quando si è molto in là negli anni: lo dimostrano alcuni giocatori ultranovantenni che hanno tenuto banco nelle ultime edizioni.
Tra loro è possibile ricordare William Wachter, ormai diventato ospite fisso al Main Event. Nel 2015, all’età di 94 anni, Wachter è riuscito a portarsi a casa 19mila e 500 dollari diventando il più anziano giocatore mai andato a premio nella storia del torneo.
Sempre in pista
Come promesso ai suoi fan su Twitter, nell’estate 2016 Wachter era ancora in pista, pronto ad affrontare i tavoli verdi del Main Event del WSOP come concorrente iscritto più anziano.
Diverse ore seduti possono mettere alla prova giocatori ben più giovani di Wachter, il quale peraltro durante i tornei ha dovuto anche fare i conti con la cataplessia, una patologia che causa la perdita improvvisa del tono muscolare.
Una famiglia di fenomeni
Tra gli ultranovantenni in gran forma presenti all’ultima edizione delle Wsop è da ricordare anche Herman Moonvers, che con le sue 95 primavere sulle spalle era il concorrente più anziano del “Seniors Championship”. Si tratta del torneo delle World Series riservato ai giocatori più 'anziani', e in quella occasione è stato vinto da Johnny Craig, ristoratore texano di 54 anni
Non era la prima volta che Herman Moonvers, padre del presidente della CBS Leslie Moonvers, metteva piede al “Seniors Championship” in qualità di giocatore.
Un altro novantenne affezionato a questo torneo è suo cugino Joe Goldwasser, dentista del North Carolina in pensione che ha tre anni meno di Herman Moonvers: approdato al “Seniors Championship” nel 2013, è riuscito nel 2014 a piazzarsi 143esimo guadagnando un premio da 3mila e 500 dollari.
Il record di un marinaio, postino e pokerista
Nel 2009 il 96enne Jack Ury, passato di recente a miglior vita, riuscì ad aggiudicarsi il record di giocatore più anziano partecipante alle World Series of Poker. Nato nell’Indiana nel ’13, Ury riferì di aver disputato la sua prima mano di poker all’età di 10 anni.
Jack Ury prestò servizio nella Marina degli Stati Uniti in seguito all’attacco di Pearl Harbour, durante la Seconda Guerra Mondiale, e visse per la maggior parte della sua esistenza a Terre Haute, la sua città natale, lavorando come impiegato delle poste.
Anche dopo il pensionamento, avvenuto nel ’78, Ury continuò a dedicarsi al poker. Nel 2007, all’età di 94 anni, partecipò per la prima volta al Main Event delle Wsop.
In quell’edizione, così come nel 2008, l’anziano giocatore riuscì a “sopravvivere” per un solo giorno. Andò meglio invece nel 2010, anno nel quale riuscì ad arrivare al “day 3”. Una vera e propria impresa!
Sei nei guai, amico!
In un video realizzato durante il Main Event del 2009 si vede l’ex impiegato delle poste che avendo realizzato di avere in mano un full vincente, rintuzza il suo avversario al tavolo con un “You are in trouble!” (Sei nei guai).E non si può dire che Ury non lo abbia avvertito...
La progenie di Ury include quattro figlie, undici nipoti e 17 pronipoti, che a loro volta hanno ad oggi messo al mondo 3 figli. Chissà se tra loro ci sarà il futuro asso del poker mondiale.
Pierre Neuville: il prossimo!
L'ex "Friend of PokerStars" giocatore e presidente di Hasbro (produttore del gioco Trivial Pursuit) è uno dei giocatori più popolari in Europa, e ha una storia incredibile da raccontare. Pierre Neuville ha 75 anni e come i suoi colleghi ultranovantenni nessuna voglia di smettere di giocare a poker. Nel 2015 si è guadaganto un posto tra i November Nine. Se non è un record come finalista più anziano della storia del Main Event delle World Series of Poker, davvero poco ci manca.
Dopo aver guadagnato i primi soldi con il poker durante i suoi studi nel 1960 in una partita a Seven Card Stud, Neuville smise di giocare per proseguire la sua carriera.
Per oltre 40 anni, è stato un giocatore di poker occasionale. Poi si ammalò gravemente, e decise che se sarebbe riuscito a guarire avrebbe lasciato il lavoro per dedicarsi a ciò che amava davvero per il resto della sua vita.
Confidò alla sua moglie la sua decisione mentre era ancora in un letto d'ospedale, ma la donna non lo prese sul serio pensando che stesse delirando a causa dei farmaci. Ma lui era molto più che lucido. Poche settimane più tardi, Neuville portò sua moglie alle Bahamas, dove ha giocato il Main Event PCA arrivando a ben due tavoli finali.
La notorietà di Neuville è cresciuta sempre di più fino a fargli guadagnare il titolo di SerialQualifier, qualificandosi online per ben 23 eventi principali dell’EPT, dove è stato nella top ten della classifica di tutti i tempi per diversi anni.
Neuville svela i suoi segreti
In una serie di articoli Neuville ha confessato ai lettori come avere successo nei diversi satelliti e come è riuscito anella sua impresa.
Nel corso del tempo la comunità del poker ha cominciato ad essere sempre più “giovane” e si è diffusa la falsa credenza che i giocatori più attempati non potessero tenere il passo con l'aggressività e la tensione dei giovani grinder.
Addirittura lo svedese Chris Bjorin dichiarò in una intervista a PokerListings che "nessuno con più di 50 anni potrà mai vincere di nuovo Il Main Event". Pierre sta rispondendo con i fatti.
In realtà il settantacinquenne Neuville sembra migliorare di anno in anno. Solo nel 2014, ha avuto otto piazzamenti alle WSOP, tra questi un secondo posto a Kevin Eyster in evento ultra-aggressivo $ 5k NLHE 6-max.
Nel 2013, Pierre Neuville ha ricevuto durante il Battle of Malta il Living Legend Award nella prima edizione dei PokerListings Spirit of Poker Awards.
Sorprendentemente anche in quella occasione dichiarò che "il meglio deve ancora venire" e noi siamo in attesa di scoprire se il grande Pierre Neuville, che tra i November Nine parte quarto in chips, potrà davvero fare suo il Main Event.