L’ex CEO di Amaya Gaming, che voleva ricomprarsi l’azienda, ha fatto sapere di non essere più interessato all’acquisto. Il motivo? Un prezzo sempre crescente.
Dopo averci provato più volte, alzando l’offerta e presentando una serie di potenziali investitori, David Baazov alza la proverbiale bandiera bianca: non sarà lui ad acquistare Amaya Gaming, la sua ex compagnia.
Ad annunciare la resa di Baazov è stata la stessa Amaya, con uno scarno e freddo comunicato, un paio di giorni fa. L’ex CEO ha poi voluto aggiungere la sua, spiegando di aver mollato per colpa di “alcuni azionisti” non meglio specificati, rei di aver continuamente alzato il prezzo della compagnia.
A quanto pare, uno di questi azionisti sarebbe Jason Ader, attuale Chief Executive Officer della SpringOwl Asset Management, che già il mese scorso aveva inviato una lettera ad Amaya Gaming chiedendo di interrompere le trattative con David Baazov, anche in virtù delle accuse di insider trading fatte dalle autorità canadesi nei suoi confronti.
Sicuramente la lettera di Ader non ha perorato la causa di Baazov, ma il CEO di SpringOwl non è l’unico ad essersi messo di traverso. In molti hanno messo in dubbio le azioni dell’ex dirigente di Amaya, soprattutto riguardo i misteriosi fondi di investimento stranieri che sarebbero alle sue spalle.
E adesso che succede?
Che Amaya sia più che disposta ad un passaggio di proprietà ormai è cosa nota. Dopo le voci di una possibile fusione con William Hill, poi scemate, la trattativa con David Baazov ha preso il sopravvento.
Ora che si è conclusa, entreranno in scena nuove entità? Magari proprio quell’Isai Scheinberg (il fondatore di PokerStars) che secondo molti era il vero deus ex machina dell’operazione Baazov-Amaya?
“Amaya chi?”Baazov ‘scaricato’ da un finanziatore
Non c’è pace per David Baazov, che a meno di due settimane di distanza dalla nuova offerta di acquisto della compagnia di cui è stato fondatore, si ritrova con una grana mica da ridere: la secca smentita di uno dei suoi – a questo punto presunti – finanziatori:
“Non abbiamo mai sentito parlare di Amaya Gaming"
La KBC Aldini Capital ltd, un fondo di investimento di Dubai, ha negato qualsiasi tipo di coinvolgimento nell’offerta di acquisto presentata alla SEC la settimana scorsa da David Baazov: 3,65 miliardi di dollari ricavati da quattro fondi di investimento, tra i quali figurava anche la KBC.
La situazione è paradossale, perché il comunicato della KBC ci porta davanti a due sole possibili strade: o David Baazov ha mentito, o gli è stata tesa una sorta di trappola. Difficile infatti che si tratti semplicemente di un misunderstanding del valore di oltre 3 miliardi di dollari…
Reato o trappola per Bazoov?
Neppure il tempo di far circolare la notizia, infatti, che uno studio legale americano, Block & Leviton LLP, ha diramato un comunicato nel quale invita tutti coloro che hanno acquistato delle azioni di Amaya Gaming dal 14 novembre al 22 novembre a mettersi in contatto con lo studio stesso per valutare il da farsi.
Secondo lo studio legale, quanto fatto da Baazov (che detiene ancora il 17,2% delle quote di Amaya Gaming) si configura nel reato che negli USA è noto come stock fraud e che in Italia potremmo tradurre come frode in Borsa.
Piove sul bagnato in casa Baazov, dunque: il canadese è già sotto indagine da parte delle autorità del Quebec, che lo hanno accusato di insider trading proprio in occasione dell’acquisto del Rational Group, la parent company di PokerStars e Full Tilt, da parte della compagnia di cui era il Chief Executive Officer.
Adesso l’ennesimo intoppo che rischia seriamente di mettere la parola fine ai sogni di gloria di Baazov.
L'offerta di Bazoov per acquistare Amaya
David Baazov ha presentato un’altra offerta di acquisto per un valore complessivo di 3,48 miliardi di dollari.
Dietro a David Baazov ci sarebbero quattro fondi di investimento che garantirebbero al canadese il denaro necessario al takeover.
Quel che è certo è che i risultati della compagnia nel terzo trimestre del 2016 sono andati oltre ogni più rosea aspettativa.
I dati, divulgati ieri dalla stessa azienda canadese, mostrano introiti per 270,8 milioni di dollari, il 9,5% in più rispetto ai 247,3 dello stesso periodo dell’anno scorso. Anche l’apertura di nuovi conti di gioco è cresciuta fino a 105,5 milioni (1,9 milioni in più).
Secondo le previsioni elaborate da Amaya gli incassi dovrebbero attestarsi tra i 1.137 e i 1.157 miliardi di dollari.
A quanto pare, anche i cambiamenti al modello di business intrapresi da PokerStars nell’ultimo anno hanno sortito gli effetti sperati. Un modello molto più rivolto ai giocatori amatoriali che ai grinder e ai professionisti.
Cambia ancora il VIP System...
Anche se non sono molti i dettagli su cosa cambierà nello specifico, l'annuncio effettuato da Eric Hollreiser (Vice President of Corporate Communications di PokerStars) ha anticipato i tempi lasciando trapelare alcune informazioni.
"I giocatori riescono a far durare di più i loro soldi, cosa che possiamo constatare in diversi modi: più giocatori vedono il flop, i giocatori amatoriali depositano di più, e i nuovi giocatori stanno giocando maggiormente (cioè si divertono di più ai tavoli e vogliono giocare ancora)".
La modifica forse più eclatante è che il sistema di ricompense non sarà più focalizzato soltanto sul poker, ma sarà un programma combinato tra poker, casinò e scommesse sportive.
Un cambiamento che invece farà piacere ai giocatori più occasionali è l'addio al reset mensile dei progressi VIP.
Modifiche allo status di Supernova
L'attuale sistema favorisce sicuramente i giocatori che sviluppano grossi volumi di gioco, mentre il nuovo - secondo Hollreiser - "è più personalizzato sulle attività di gioco recenti e sul profilo del giocatore".
Infine, PokerStars andrà a cambiare anche l'attuale status annuale di SuperNova, che diventerà mensile a partire dal 1° gennaio del 2017, fino a quando non verrà implementato il nuovo sistema di ricompense.
Hollreiser ha precisato che tutte le attuali Supernova sono già state informate, così come i giocatori che quest'anno sono già stati in grado di accumulare 45.000 VPP o più.
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I Misteriosi Rimborsi ad alcuni giocatori di Spin & Go
Qualche giorno fa, diversi giocatori di Spin & Go hanno ricevuto un rimborso inaspettato da parte di PokerStars.com, dopo che a quanto pare sarebbero stati vittima di non meglio specificate violazioni dei termini di utilizzo del sito.
I rimborsi, per quanto ovviamente graditi, hanno sollevato immediatamente un po' di preoccupazione sulle attività che potrebbero aver condotto PokerStars a fare questa mossa a sorpresa, specialmente dopo che i giocatori rimborsati hanno ricevuto la seguente email in cui la poker room numero uno al mondo spiegava la natura di tali restituzioni:
"PokerStars è venuta a conoscenza di una situazione che ha portato alla violazione dei nostri termini di utilizzo, a potenziale danno di altri giocatori. Avendo partecipato a quelle partite oggetto di tali considerazione, potresti aver subito di conseguenza un danno".
Violati i termini di utilizzo?
Tutte le indicazioni, tuttavia, fanno pensare che la violazione dei termini di utilizzo del sito abbia avuto luogo per un periodo di tempo piuttosto lungo: secondo alcuni, sarebbero coinvolte attività di data mining e persino l'utilizzo di poker bot.
Il fatto che PokerStars non abbia aspettato eventuali segnalazioni da parte dei giocatori, prima di identificare eventuali attività illecite, indica comunque come la poker room online stia facendo un ottimo lavoro di controllo.
Sfortunatamente, questo significa anche che difficilmente i giocatori potranno mai scoprire cos'è successo davvero in quei misteriosi Spin & Go nei quali, qualcuno o qualcosa, ha violato i termini di servizio…
PokerStars cannibale: il New Jersey è già suo
Ad una decina di giorni dal suo ritorno negli Stati Uniti, la poker room numero uno al mondo è già diventata la numero uno anche nel New Jersey.
Nella settimana precedente al lancio di PokerStars, i due operatori presenti nel New Jersey condividevano un pool di 320 giocatori di cash game, con Caesars (formata dal binomio WSOP.com/888) a fare la parte del leone con 200 giocatori, e il Borgata (PartyPoker/Pala) a inseguire con 120 giocatori.
Esattamente una settimana dopo il mercato ha visto una crescita del 20%, salendo così a 395 giocatori e dimostrando che la partnership PokerStars/Resorts abbia contribuito al benessere di questa industria.
PokerStars ha immediatamente spinto indietro i suoi due rivali nel New Jersey, e attualmente conta su 160 giocatori cash: Caesars è scesa del 30%, fermandosi a 140 giocatori, mentre Borgata ha perso il 20% precipitando ad appena 95 giocatori.
Anche se il binomio WSOP.com/888 ha perso di più in percentuale rispetto a PartyPoker/Pala, è probabile che la prima partnership possa resistere alla tempesta PokerStars, mentre la seconda potrebbe anche essere spazzata via - almeno nel cash game.
PartyPoker/Pala potrebbe anche non contare più nel cash game, ma nei tornei multitavolo probabilmente continuerà a dire la sua, visto che attualmente il numero di giocatori è più alto rispetto a WSOP.com/888.
PokerStars dunque ha smosso le acque e lo ha fatto nel modo giusto, visto che gli abitanti del New Jersey appassionati di poker hanno accolto con entusiasmo il suo ritorno negli States. Come spiega Geno Raman, giocatore di poker professionista:
"Non vedo l'ora che il poker online regolamentato cresca, non solo nel New Jersey ma in tutti gli Stati Uniti d'America. So che ci vorrà un po' di tempo, ma il ritorno di PokerStars nel mercato americano è il segnale che ci aspettano cose positive. Credo che PokerStars fornirà ai giocatori del New Jersey maggiori opportunità, maggior affidabilità e maggior sicurezza".
Cresce la rake su PokerStars.com
La poker room online numero uno al mondo ha annunciato alcuni cambiamenti che cominceranno ad avere effetto a partire dal 28 marzo 2016.
Lunedì, PokerStars ha annunciato una "revisione del prezzo di vendita", al secolo un aumento della rake, che avrà effetto a partire da lunedì prossimo, il 28 marzo 2016. In un post comparso sul blog dell'azienda, il Vice President of Corporate Communications di Amaya e PokerStars, Eric Hollreiser, ha spiegato:
"Questi cambiamenti arrivano dopo una revisione della situazione attuale di questo business e delle politiche di pricing intraprese in un panorama competitivo come il gioco online".
Ecco i quattro cambiamenti chiave:
- La rake degli Spin & GO sarà aumentata di un punto percentuale per i buy-in da 1 a 30 dollari, a parte i tornei da 3 dollari dove l'aumento sarà di due punti percentuale.
- Re-buy e add-on nei tornei multi-tavolo saranno soggetti a rake.
- La rake dei tornei multitavolo hyper-tyrbo sarà aumentata fino al 5%.
- La rake sarà aumentata (sia in percentuale sia nel cap) per alcuni tavoli cash di No Limit e Pot Limit, specialmente heads-up.
Secondo Hollreiser, PokerStars stima che l'aumento generale della rake sarà nell'ordine del 4%.
Sembra chiaro come queste nuove modifiche siano state attuate per scoraggiare i professional grinder che sviluppano alti volumi di gioco. Questo genere di giocatori, infatti, predilige le partite cash heads-up di No Limit e Pot Limit e i tornei hyper-turbo, in modo da poter giocare quante più mani possibili. I tornei con re-buy, inoltre, avvantaggiano i giocatori con ampie disponibilità economiche.
“ Le modifiche si applicano ad alcuni giochi, mentre altrove non sarà toccato nulla. Nel cash game e nei sit&go, PokerStars vanta ancora una rake molto più bassa dei competitor".
Sempre nel post apparso sul blog di PokerStars compare un'analisi che studia un milione di mani di cash game giocate quest'anno, simulando cosa succederebbe se PokerStars utilizzasse le strutture di rake dei principali competitor.
Hollreiser ha fatto notare che il risparmio maggiore, rispetto alle altre poker room online, lo si ottiene proprio ai livelli di gioco che contano il maggior numero di mani giocate, cioè ai low e micro stake.
Confermati i tagli ai privilegi di SuperNova e SuperNova Elite
Si è concluso con una fumata nera l'incontro tra alcuni rappresentanti della community dei giocatori high stakes e SuperNova e PokerStars.com. Isaac Haxton, Dani Stern e Daniel Dvoress erano volati a Montreal per incontrare Eric Hollreiser (Vice President of Corporate Communication di Amaya Gaming e di PokerStars), Shawn Nikolaev (Vice President of Operations di Amaya), Severin Rasset e Baard Dahl (manager di PokerStars).
Il meeting, organizzato da Daniel Negreanu, si è concluso con un sostanziale nulla di fatto, almeno per quanto riguarda ipotetici passi indietro da parte di PokerStars sul nuovo VIP System e sull'effettivo taglio delle categorie di SuperNova e SuperNova Elite.
A nulla sono valsi dunque gli sforzi di Haxton, Stern e Dvoress e a nulla è valso l'appoggio di Negreanu: PokerStars ha confermato i tagli ai privilegi delle due categorie di cui sopra, entrati in vigore all'inizio di questo mese.
Tuttavia sembra che il viaggio dei tre rappresentanti non sia stato completamente vano. PokerStars.com, infatti, si è detta aperta a future collaborazioni e al mantenimento di un rapporto più aperto con i giocatori d'elite.
Inoltre, alcune delle proposte fatte dal trio, come quella di concedere ai giocatori del cash game high stakes quantomeno la rakeback più bassa prevista dal VIP System, sono state ascoltate da PokerStars.com. Che poi vengano effettivamente accolte e implementate sarà molto difficile, a causa delle complessità tecniche per attuarle, ma di certo quello di Montreal è stato un primo passo importante verso la riconciliazione.
$2.4milioni in rake per Pokerstars e Full Tilt nel 2015
Il 2015 si è concluso e abbiamo collezionato per voi un po’ di numeri interessanti dalle poker room più popolari del pianeta: Pokerstars e Full Tilt Poker.
Un campione di 2154 giocatori di high stakes è stato monitorato durante il 2015 e a seguire troverete i risultati che hanno ottenuto.
– 2154 giocatori sono stati monitorati su PokerStars e Full Tilt
– 822 hanno registrato un profitto (38%)
– 1332 sono andati in perdita (62%)
– 71 giocatori hanno vinto $100.000 o più
– 91 hanno perso più di $100.000
– 16 giocatori hanno vinto più di $500.000
– 14 hanno perso più di $500.000
– 10 giocatori hanno vinto più di un milione di dollari: Alexander Kostritsyn, Viktor Blom, JayP-AA, Ben Tollerene, Alex Luneau, Timofey Kuznetsov, cumicon, Elior Sion, Ben Sulsky, WRUUUUM) BTW: 9 of them are opted out over at the HSDB
– Solo 3 giocatori ha perso più di 1 milione: Phil Ivey, John-Robert Bellande, AckmaJin
– PokerStars e Full Tilt hanno messo le mani su circa $2.4milioni in rake
Alex Millar contro i cambiamenti al Vip system
Se avete seguito un po' la vicenda, sapete bene come molti dei gridner di spicco di PokerStars proprio non riescano a farsene una ragione dei nuovi cambiamenti, ma anche della mancata comunicazione da parte dei rappresentanti del sito a giocatori più "fedeli".
La disputa ha portato all'addio di uno dei membri del PokerStars Team Pro Online: Alex Millar, alias 'Kanu7', ha deciso di non firmare un altro contratto di sponsorizzazione, annunciando di non essere più un rappresentante della poker room.
"Non mi è piaciuta la direzione intrapresa dal sito sin dall'arrivo di Amaya", ha dichiarato Alex Millar. "Stavo già valutando la mia affiliazione al sito prima che venissero comunicati i cambiamenti al VIP system. Poi queste modifiche si sono rivelate peggiori di quanto potessi pensare, quindi è diventato improbabile, per me, restare su PokerStars".
PokerStars continua l'espansione: arriva il video poker
PokerStars dà il benvenuto all'ultima novità del suo PokerStars Casino. Dopo blackjack, roulette, baccarat e altri giochi da tavolo, ecco arrivare il video poker. Inizialmente sarà disponibile solo in alcuni mercati selezionati (Gran Bretagna in testa), ma è molto probabile che presto si diffonderà in tutti i Paesi dove la room numero uno al mondo offre i suoi giochi.
Spesso il video poker viene paragonato alle slot online, ma a differenza di questi giochi, come del resto il "cugino di terzo grado" poker online, si tratta di un gioco dove l'abilità ha la sua influenza sul risultato finale. A parte questo, video poker e poker online non hanno molto altro in comune, tanto che il video poker è più simile al blackjack.
Come succede nei video poker dei casinò terrestri, anche online ci sono tantissime varianti: dal Deuces Wild al Double Bonus, passando per il Double Double Bonus, il Joker Poker e il Jacks or Better, tutti disponibili su PokreStars. Le varianti hanno payout diversi ed alcune - come il Deuces Wild - hanno persino carte jolly.
Per quanto riguarda il nostro Paese nello specifico, in Italia PokerStars ha aggiunto i giochi da tavolo con dealer live, che permettono ai giocatori di interagire in diretta con il dealer; un'opzione, questa, che in Spagna e negli altri mercati .com era già disponibile da qualche mese.
PokerStars limita l'uso dei software di supporto
La poker room più grande al mondo ha anche comunicato un cambio di policy nei confronti dei cosiddetti software di supporto, quelli utilizzati dai grinder come ad esempio Hold'em Manager.
L'intenzione di PokerStars è rendere l'ambiente di gioco meno ostile ai cosiddetti recreational player, già svantaggiati nei confronti dei grinder e ancor più mortificati dal fatto che questi utilizzino pure dei programmi che permettono loro di acquisire un vantaggio ancora più grande.
In breve, PokerStars ha stabilito che un software di terze parti dovrà offrire funzioni di base, senza più tutti quegli astrusi calcoli matematici a cui eravamo abituati.
Gli HUD, ad esempio, non potranno più mostrare dati non numerici e non potranno utilizzare più di tre colori per differenziare le varie statistiche, oltre a non potersi aggiornare in base alla mano in corso.
PokerStars ha aggiornato anche la sua lista nera dei software assolutamente proibiti, nei quali sono finiti tutti gli script che permettono di impostare la tastiera o il mouse per compiere determinate azioni di gioco, oltre a Spinwiz.
Questo programma, piuttosto recente, era dedicato ai grinder degli Spin & Go e serviva per evitare di sedersi a uno Spin & Go in cui fosse già presente un giocatore segnalato come difficile da battere.
Neymar Jr nuovo ambasciatore di Pokerstars
Negli scorsi mesi abbiamo ipotizzato spesso chi potessero essere i nuovi volti Pokerstars pescati dal mondo dello sport e quello di Neymar Jr è sempre stato tra i più quotati.
Il calciatore brasiliano non ha infatti mai nascosto la sua passione per il poker ed in più occasioni ha postato foto di partite casalinghe con gli amici sui vari social network.
Il giovane calciatore promuoverà così la nota poker room tanto in tornei live che online, così come in advertising e iniziative di beneficienza. Una mossa davvero ben studiata quella di Pokerstars che punta proprio su un calciatore tra i più popolari e soprattutto tra i più attivi sui nuovi media con i suoi 18 milioni di followers su Twitter e oltre 50 milioni di fan su facebook.
Il CEO Michael Hazel ha sottolineato come “Neymar Jr è un fenomeno nei social media così come lo è nel calcio e la sua popolarità potrà aiutare il poker a diffondersi anche di più!”. Molto entusiasmo anche da parte del CEO di Amaya David Baazov: “Neymar Jr è un personaggio molto carismatico che sa bene come interagire con i propri fan, inoltre ama il poker e adora stare sotto i riflettori”.
Insomma un perfetto ambasciatore per una strategia di propaganda che sembra puntare soprattutto sulle nuove generazioni. Il giocatore intanto commenta così la scelta di seguire Pokerstars in questa avventura:
“Sono cresciuto giocando a football e sono sempre stato molto competitivo. Quando non gioco a calcio adoro competere con i miei amici a poker, è davvero quello che preferisco fare nel tempo libero” e aggiunge “Essere un giocatore di poker di successo richiede molte skill che sono comuni anche nel mondo del calcio: resistenza, pazienza, attenzione”.
PokerStars lancia i giochi da casinò
A quanto pare, la poker room numero uno al mondo sarebbe pronta ad entrare nel mercato del gambling sulla piattaforma .com già prima del 2015.
Dopo aver già lanciato i giochi da casinò online su PokerStars.es, la poker room numero uno al mondo sta lavorando alacremente per inserire il blackjack e la roulette anche sul dominio .com. Buona parte del processo dovrebbe essere terminato per la fine di novembre, ma il gruppo spera di poter completare il tutto entro fine 2014.
La decisione di non limitarsi più alla sola offerta di poker online, ma di aggiungere anche i giochi da casinò online, arriva a valle di un periodo di decrescita nell'industria del poker virtuale, che dura ormai da anni, e dalla necessità - condivisa con ogni tipo di azienda - di alternare varie fonti di guadagno.
Secondo PokerStars, i giochi da casinò online alla fine andranno a beneficio di tutti i clienti, dato che aiuteranno l'azienda, acquistata da Amaya Gaming, ad accedere a un mercato globale del valore di 25 miliardi di dollari l'anno. Più traffico significa più incassi, quindi migliori bonus, migliori offerte e in generale condizioni migliori per tutta la piattaforma, che si tratti di poker online o di giochi da casinò.
Inoltre, una preliminare ricerca effettuata da PokerStars sul mercato spagnolo sembra indicare una forte domanda per questo genere di giochi: pare infatti che circa il 30% dei clienti iberici stia già giocando regolarmente, ogni mese, ai casino game.
Un trend simile si è riscontrato anche su Full Tilt, l'altro sito acquistato da Amaya Gaming; commentando i risultati di tale ricerca, l'Head of Corporate Communications di PokerStars, Eric Hollreiser, ha spiegato: "Questi lanci hanno riattivato con successo una clientela dormiente, estendendo il valore dei nostri utenti di poker. L'esperienza sulle nostre piattaforme pokeristiche indica oggi anche un aumento dei depositi dei giocatori, dopo l'aggiunta dei giochi da casinò".
E non è tutto: "C'è stato anche un imparto innegabile sulla spesa nel poker. Siamo fiduciosi che questi giochi possano creare maggiore valore per il nostro sito PokerStars, corroborando l'offerta di poker che rimane il nostro core business".
La mossa, tuttavia, ha sollevato un bel polverone. Numerosi clienti di PokerStars hanno espresso la loro opposizione ai giochi da casinò, dal momento che ritengono che questi giochi finiranno per sottrarre denaro dai tavoli di poker, contraendo perciò i profitti dei giocatori.
Inoltre, molti giocatori di poker preferirebbero evitare di dover affrontare la tentazione del gambling puro. Da questo punto di vita, però, PokerStars ha assicurato che presto permetterà ai clienti "di potere escludere i giochi da casinò dalla lobby e di poter scegliere di non ricevere avvisi e annunci promozionali sui giochi da casinò".
PokerStars e Full Tilt Poker: addio ai mercati grigi
PokerStars e Full Tilt Poker hanno deciso di ritirarsi dai mercati del poker online di alcuni paesi, con effetto immediato. In particolare, le nazioni più colpite da questa fuga non certo strana risiedono nel territorio asiatico e islamico.
"Il nostro team di gestione controlla regolarmente le nostre operazioni, su ciascun marcato, per valutare le opportunità commerciali e i rischi per i nostri brand", si legge in un comunicato stampa rilasciato ieri dalle due aziende: "A seguito di una revisione recente abbiamo deciso di smettere di offrire partite a soldi veri a quei giocatori che sono fisicamente residenti in alcuni paesi, o che hanno inserito un indirizzo relativo a tali nazioni".
Gli utenti di PokerStars e Full Tilt Poker hanno reso noto di aver ricevuto un messaggio sia sulla poker room sia tramite mail dal servizio di supporto, nel quale venivamo informati che il loro conto a soldi veri non era più disponibile nella loro area. Naturalmente, i soldi sono rimasti al sicuro e sono disponibili per essere prelevati.
"I giocatori colpiti possono effettuare il log in sui software e prelevare ciò che rimane nel loro conto di gioco, utilizzando i normali metodi di prelievo disponibili, e possono farlo quando lo ritengono più opportuno", si legge inoltre nel comunicato.
Nonostante non sia stato esplicitato il motivo della fuga delle poker room da questi mercati, la motivazione sembra piuttosto logica. PokerStars è in attesa di ricevere l'approvazione per una licenza di gioco nel Regno Unito: una delle norme da rispettare è che le poker room giustifichino il continuo delle loro operazioni nei cosiddetti "mercati grigi", dove non esiste una regolamentazione sul gioco virtuale.
Amaya Gaming, la parent company di PokerStars e Full Tilt Poker, è invece in attesa di ottenere una licenza per entrare nel mercato del gioco online del New Jersey e ha già in mente di lanciare le due poker room tramite una partnership con Resorts Casino.
Casinò, scommesse e giochi social
Per quanto riguarda i casinò games, entro la fine dell'anno dovrebbe arrivare un client completo di tutte le principali offerte in tal senso. Qui, però, Amaya parte già avvantaggiata, visto che come detto il processo di introduzione dei giochi da casinò era già cominciato, almeno su Full Tilt Poker.
Per quanto concerne le altre due novità, scommesse sportive e social gaming, Baazov è sicuro che Amaya Gaming possa diventare un operatore molto forte nel settore scommesse, nel giro di qualche anno, pur senza sacrificare il poker online.
Il social gaming, poi, servirà soprattutto per la crescita del brand a 360 gradi, visto che PokerStars e Full Tilt Poker posseggono già un grosso database di giocatori a soldi finti.
Nel comunicato stampa che ha annunciato l'acquisizione del Rational Group, la parent company di PokerStars e Full Tilt, Amaya ha rassicurato i giocatori: per loro non cambierà nulla.
Il passaggio di proprietà non influirà in nessun modo i servizi offerti, nonostante per il suo completamento ci vorranno ancora un paio di mesi o tre.
Attualmente, i brand del Rational Group posseggono un totale di 85 milioni di giocatori e non tutti sono così convinti che il passaggio di proprietà possa filare liscio, per quanto riguarda i player stessi.
C'è infatti chi ritiene impensabile che Amaya possa gestire tre network (PokerStars, Full Tilt Poker e Ongame) senza alcun tipo di intoppo. Non ci resta che attendere.
Pokerstars in Italia è una gran truffa se i così detti stellati sono in difficoltà gli da una mano
Amaya farà la fine di Google ma per il Poker, a poco a poco compreranno tutto e addio concorrenza
la cosa migliore che PS sta facendo è tagliare le sponsorizzazioni a tutti sti bufforni
POssibile che nel New Jersey (9 milioni di abitanti) ci siano solo 395 giocatori cash?