Partecipare ai tornei dal buy-in un po' più alto del solito è il sogno di tutti i giocatori che si avvicinano al mondo del poker: in palio ci sono premi che possono cambiare la vita e la carriera di chiunque.
Non ci sono più le mezze stagioni, dice un detto tra i più famosi e diffusi. Una saggezza popolare che può essere applicata anche al poker live, dato che la tendenza ultimamente premia i tornei low buy-in e i tornei high roller, lasciando in una sorta di limbo gli eventi che stanno a metà strada.
Di fatto, i tornei che hanno maggiore successo e che di conseguenza vengono spinti in maniera sostenuta dagli organizzatori sono i più “poveri” e i più “ricchi”, almeno dal punto di vista del denaro necessario per registrarsi, sedersi al tavolo e giocare.
Oggi vogliamo parlarvi proprio dei tornei high stakes, ovvero quelli con i costi di iscrizione più alti tra quelli in circolazione: vi spiegheremo in breve che cosa sono e qual è il modo migliore per affrontarli - semmai un giorno doveste arrivare a giocarne uno.
Come definire un torneo high roller
Dare una definizione di torneo high roller non è di certo una cosa semplice da fare, visto che una etichetta del genere si presta all'interpretazione dovuta al livello del giocatore che lo affronta. Per uno specialista dei tornei low buy-in, il Main Event dello European Poker Tour (solitamente da 5.500 euro) è già un torneo high roller. Fatta questa doverosa premessa, supponendo di scegliere proprio il Main Event EPT come pietra di paragone per proseguire il nostro discorso, un torneo high roller può essere definito tale quando il suo buy-in è pari o superiore a 10.000 euro (o dollari).
Ci sono tornei high roller che hanno buy-in di molto superiori a tali soglie, tanto in Europa come nel resto del mondo. Giusto per fare qualche esempio vi sono i Super High Roller da 50.000 euro sempre allo European Poker Tour, o quelli da 100.000 dollari che fanno parte della schedule dell'Aussie Millions.
Un caso decisamente a parte è quello che riguarda il torneo più ricco in assoluto in termini di buy-in di iscrizione, ovvero il Big One for One Drop. Per potervi partecipare, infatti, dovrete sborsare una somma di denaro pari a 1 milione di dollari. Per carità, stiamo pur sempre parlando di un torneo ideato per raccogliere fondi da destinare in beneficenza, ad una associazione fondata dal grande filantropo francese Guy Laliberte, ma possiamo dire a tutti gli effetti che questo è di sicuro il torneo high roller più high roller che ci sia.
Spesso i tornei high roller sono a numero chiuso, cioè hanno un tetto massimo di giocatori che possono prendervi parte, raggiunto il quale non è più possibile iscriversi. In alcuni casi vengono aperte le liste di attesa, che si scremano al momento in cui arrivano le prime eliminazioni durante la fase di “late registration”.
Altre volte i tornei high roller vengono allestiti sotto forma di tornei a inviti, dove è la stessa organizzazione a scegliere quali giocatori chiamare (in base soprattutto al bankroll e alla fama acquisita negli anni), per creare un mix di skill di alto livello e di spettacolarità - visto che non di rado i tornei high roller vengono ripresi in diretta televisiva o streaming.
Una delle tappe del World Poker Tour, ad esempio, prevede un torneo in cui ci sono alcuni giocatori invitati ad hoc dagli organizzatori, e addosso ai quali vengono affisse delle taglie. Chi elimina uno dei 'vip' in questione, oltre alla taglia si porta a casa anche una maglia in cui è raffigurato il volto del grande giocatore eliminato, con una scritta che dice “l'ho eliminato io”!
Come affrontare un torneo high roller
Se volete partecipare a un torneo high roller (beati voi se mai ci riuscirete) dovete praticamente dimenticare tutto ciò che sapete sui normali tornei multitavolo. Nei tornei high roller, infatti, troverete o professional poker player fortissimi o ricchi uomini d'affari, due categorie contro le quali, per motivi diversi, è davvero difficile giocare a poker in base a quanto avrete imparato dai libri o ascoltando i suggerimenti dei grandi giocatori.
(Guarda il video dello scorso EPT Barcellona per un assaggio dell'atmosfera di un High Roller)
Nel primo caso, quello dei professionisti del poker, la difficoltà è piuttosto ovvia: vi troverete contro alcuni dei migliori giocatori di poker al mondo, capaci di leggere le situazioni come fossero libri aperti e di adattare la loro strategia - in base all'avversario - nel giro di poche mani. Questi grandi giocatori, specialmente in tornei ad invito in cui difficilmente pagheranno il buy-in, potrebbero anche mettere in pratica uno stile di poker più estroso, che molto raramente gli vedrete fare nei tornei un po' più 'seri'.
Sarebbe un po' come se la vostra squadra di calcio amatoriale si trovasse contro il Real Madrid o il Barcellona, per intenderci. In quel caso, qualunque sia la percentuale di impegno che ci metterete e con qualsiasi chance affidata alla Dea bendata, sapete già di partire sconfitti e di avere davvero ben poco da fare.
Differenze, Bluff e Startegia
Nel secondo caso, quello degli uomini di affari che si affacciano al poker ad alte cifre, occorre rendersi conto che per questi giocatori i soldi non contano nulla. Gli uomini d'affari pagano fior di quattrini non perché vogliono arrivare a premio o perché vogliono fare soldi, ma semplicemente per il piacere di sfidare i migliori giocatori al mondo. Gente del genere non sta tanto a contare il centesimo, pertanto non staranno tanto a guardare ciò che gli accade intorno.
Questo significa che non avranno alcuna paura a mettere in pratica dei clamorosi bluff, ma che soprattutto giocheranno puramente per divertirsi, senza pensare troppo alle pot odds, alle reverse implied odds, alla hand selection e via dicendo. Potrebbe anche essere un'arma a doppio taglio per loro, e di conseguenza per voi: giocare un poker tecnicamente valido, con qualche 'licenza' di bluff, potrebbe consentirvi di dominare i ricchi ma poco validi avversari.
In buona sostanza, è praticamente impossibile stabilire una strategia per giocare nel migliore dei modi i tornei high roller, perché questa dipende troppo dal tipo di tavolo in cui vi troverete. Ma non solo: come abbiamo già detto, molto dipenderà anche dagli avversari che troverete, dal contesto in cui vi troverete e soprattutto dalla tipologia di torneo.
A differenza dei normali tornei in modalità MTT, infatti, il field sarà decisamente ristretto e dunque sarete costretti ad affrontare sin dall'inizio un mix tra le due categorie di cui sopra. Cosa che negli altri tipi di tornei succede solitamente solo nelle fasi avanzate o finali. E non dimenticate che, siano essi regular oppure uomini d'affari, se i giocatori iscritti hanno del denaro per iscriversi, lo avranno anche per fare rebuy, una volta o anche più. A differenza vostra...