Da anni si parla invano di un sequel di Rounders, ma qualche giorno fa è stato lo stesso Matt Damon a riaprire uno spiraglio per tutti gli appassionati di poker.
Sono passati diciotto anni dall’uscita di Rounders al cinema, e da allora i fan si sono continuati a chiedere se ci sarebbe mai stato un sequel. Questo capolavoro, che con ogni probabilità è e sarà ancora a lungo il miglior film mai girato in merito al tema del poker e della vita da casinò in generale, ha lasciato il segno tra gli appassionati e ha provato anche a dare un'immagine diversa del gioco, decisamente migliore rispetto ad altri precedenti sul genere.
Le voci su una possibile venuta alla luce del sequel di Rounders si sono rincorse a lungo, e solo recentemente sono state alimentate di nuovo nientemeno che da Matt Damon. Uno dei protagonisti del film ha parlato del suo rapporto con il poker, e non ha nascosto una certa volontà di tornare a girare un film sul tema.
“Perché devi sempre pensare che si tratti di un gioco d'azzardo? Mi spieghi allora perché le stesse cinque persone fanno la finalissima di poker ogni santo anno? Che cosa sono, i più fortunati di Las Vegas?”, queste alcune tra le parole più note pronunciate da Damon nel corso del film, di certo non prive di interesse per l'argomento.
Se amate il poker, probabilmente avrete già capito non solo chi ha pronunciato questa frase, ma anche quando. Mike McDermott, il personaggio interpretato da Matt Damon in Rounders, rimane ancora oggi la rappresentazione più fedele di un mondo che in quegli anni era ancora tutto da scoprire.
Ora bisognerà capire se sarà possibile riuscire ad allestire nuovamente il set per dare un seguito ad uno dei film migliori mai girati sul tema del gioco d'azzardo, con alcuni tra i migliori attori in circolazione nel magico mondo di Hollywood che hanno offerto il proprio volto e le proprie abilità nella recitazione per mettere insieme un vero e proprio capolavoro.
Un secondo capitolo in cantiere?
Dal 1998 ad oggi ne sono usciti di film sul poker, compreso l’ultimo esperimento che porta il titolo di Runner Runner del 2013, con protagonisti Ben Affleck e Justin Timberlake. Una pellicola che di certo non passerà in generale alla storia del cinema mondiale, e che nel particolare non sarà ricordata come una delle migliori per rappresentare il mondo del poker e del gioco in generale sul piano cinematografico.
Proprio in quei mesi, il famoso produttore americano Harvey Weinsten ha dichiarato di come avesse già cominciato a parlare con Matt Damon della possibilità “istantanea” di rivestire i panni di Mike McDermott. Una possibilità che non sembra del tutto peregrina, stando a sentire le dichiarazioni di uno degli uomini più influenti in quel di Hollywood.
“I ragazzi (gli autori di Rounders, David Levien e Brian Koppelman, ndr) hanno un’ottima idea, un modo per rendere il film più internazionale, iniziando con una partita di carte a Parigi. Non posso dire altro”, disse Weinsten qualche anno fa. Eppure dalle sue dichiarazioni sembra che qualcosa stia già iniziando a muoversi, e nemmeno in maniera embrionale.
Le parole pronunciate da Weinstein sono però per il momento rimaste tali, nonostante nella recente intervista abbia parlato addirittura di possibilità “istantanea”. Una frenata improvvisa che è arrivata anche in virtù del fatto che oggi trovare un posto dove si possa giocare a carte a soldi veri, nella capitale francese, è un’impresa da titani.
Non sarà dunque facile riuscire a mettere insieme qualcosa di magico e di concreto nello spazio di poco tempo, anche se la produzione e anche parte del cast di attori che ha messo in scena Rounders non ha voluto mollare e starebbe continuando a pensare a questa possibilità, anche perchè sarebbe particolarmente apprezzata dal pubblico.
Eppure non tutto è perduto...
Attualmente, Matt Damon è una presenza fissa in tutti i talk show possibili e immaginabili, ma ovviamente nulla ha a che vedere con Rounders. Il noto attore americano è infatti impegnato in un vero e proprio tour televisivo per promuovere l’ultimo film della saga di Jason Bourne, ma uno degli argomenti più trattati è – manco a dirlo – proprio Rounders.
Durante un’intervista recente rilasciata per la BBC, Damon su richiesta di chi lo stesse ospitando ha persino fatto una fugace interpretazione di Teddy KGB, il personaggio che in Rounders aveva le fattezze di John Malkovich e che tra gli appassionati di poker è senza dubbio una delle più amate in merito a Rounders.
Qualche giorno fa, invece, l’attore hollywoodiano si è lasciato sfuggire qualcosa di potenzialmente molto interessante durante lo Steve Eisen Show.
“Koppelman e Levien, i due che hanno scritto Rounders, hanno un’idea davvero buona per un’altra storia”, ha detto Damon prima di parlare di come il poker sia cambiato dal 1998 ad oggi, specialmente nell’arena del poker online.
Sono in un certo senso le stesse parole che aveva pronunciato qualche settimana prima il produttore Harvey Weinstein. Parole alle quali non hanno però avuto seguito fatto sostanziali e di un certo spessore. Chissà che, invece, essendosi sbilanciato uno dei principali protagonisti del cast, qualcosa non si muova per davvero.
Cenni su Rounders
Ricordiamo che quella che finora è rimasta la prima e unica produzione di Rounders (tradotto in italiano con il titolo Il giocatore) ha visto come protagonisti, oltre ai già menzionati Matt Damon e John Malkovich, anche Edward Norton, John Turturro e Martin Landau, per la regia di John Dahl.
E tra i protagonisti non mancano i giocatori, visto che una leggenda come Johnny Chan appare in un breve cameo sia in qualità di giocatore in carne ed ossa che nel corso del famoso heads up contro Erik Seidel, che lo avrebbe incoronato come vincitore del Main Event delle World Series of Poker del 1988, per il suo secondo trionfo consecutivo.
Nei giorni in cui è stato protagonista nelle sale di tutto il mondo, Rounders ha messo a segno poco meno di 23 milioni di dollari derivati dagli incassi, con un piccolo di 8 milioni e mezzo incassati nel solo weekend di anteprima. Non una delle pellicole più viste nel 1998, ma sicuramente una pietra miliare nel rapporto tra il magico mondo del cinema e quello altrettanto magico del poker.