Alcohol polizia e tanta (tantissima) cocaina: ecco la vita segreta di Stu Ungar, Greg Merson, Russ Hamilton, Scotty Nguyen e Bill Smith. I 5 ragazzi terribili che hanno vinto il Main Event WSOP.
Per quanto la storia del neo campione WSOP Greg Merson sia di quelle che fanno stare bene, visto che includono il pieno superamento di complessi problemi legati al consumo di sostanze come cocaina e droghe sintetiche, il 2012 non è il primo anno in cui il Main Event delle World Series of Poker va a finire tra le mani di un giocatore dal passato quantomeno discutibile.
Da Stu Ungar a Greg Merson, infatti, il titolo di campione del mondo è stato più di una volta associato al nome di qualche “cattivo ragazzo” del tavolo verde – di qualche ribelle del poker che ha saputo scrivere il suo nome nella storia del poker combinando genialità al tavolo e sregolatezza nella vita.
I terribili 5
Freschi di titolo appena assegnato, dunque, oggi proviamo a stilare una particolarissima classifica per mettere insieme i 5 ragazzi terribili che, nonostante una vita di eccessi spesso portata ai limiti più tragici, sono riusciti almeno una volta a trionfare sul mondo vincendo un braccialetto del Main Event alle World Series of Poker.
#5. Bill Smith
Data di Nascita: sconosciuta – 1997
Main Event WSOP Vinto: 1985
Valore della Vittoria: 700.000$
Colpevole di: troppi bicchieri di troppo, partite di poker illegali
Giudizio: un fuoriclasse
La nostra super classifica dei “cattivi esempi” che sono riusciti a mettere al polso il braccialetto più importante delle WSOP parte da uno dei nomi storici del gioco, ovvero da quello del mitico Bill Smith tanto noto per le sue gesta al tavolo quanto per la sua totale indifferenza rispetto al successo che le sue indiscusse capacità pokeristiche gli hanno saputo regalare.
Passato alla storia per esser riuscito a strappare il braccialetto del Main Event del 1985 a T.J. Cloutier con una coppia di 3, Smith è ancora oggi ricordato come uno dei più grandi bevitori che siano mai passati ai tavoli delle World Series of Poker di tutti i tempi.
Parlando di lui, il suo avversario nell’heads up finale delle WSOP 1985 T.J. Cloutier avrebbe raccontato come “quando giocava da sobrio, Bill era uno dei player più tight contro i quali si potesse giocare; quando era mezzo ubriaco, riusciva comunque ad essere il migliore di tutti perché nessuno sembrava mai riuscire a leggere le mani come lui. Il problema, però, era che quando andava oltre il limite, Bill Smith si trasformava nel peggior giocatore contro il quale avessi mai giocato.”
Alcohol a parte, poi, Bill Smith detiene ad oggi anche uno straordinario record che va ben oltre quello di aver vinto il Main Event da ubriaco fradicio e che spiega alla perfezione l’indole di questo fenomenale player originario di Dallas.
Quele record? Beh, mettiamola così: ad oggi, per quanto sappiamo, nessuno è mai stato prima arrestato e poi rilasciato per ben tre volte nel corso dello stesso giorno per esser stato beccato dalla polizia a giocare delle partite di poker illegali.
Nessuno, a parte Bill Smith. Ovviamente.
#4. Scotty Nguyen
Data di Nascita: ottobre 1962
Main Event WSOP Vinto: 1998
Valore della Vittoria: 1.000.000$
Colpevole di: espulso da scuola, alcohol, cocaina
Giudizio: una pecora nera sentimentale
Arrivato come rifugiato negli Stati Uniti d’America dopo esser letteralmente fuggito da una difficile infanzia trascorsa in Vietnam, la storia del principe del poker Scotty Nguyen è una di quelle da prendere con le pinze e che non lascia un grande spazio per l’ironia.
Abituato a vivere senza il becco di un quattrino, Ngyuen è stato protagonista di altalene impressionanti come quella che lo ha prima visto vincere un braccialetto WSOP nel 1997 (Evento Omaha 8-or-better da 2K) per poi ripresentarsi alle World Series di Las Vegas di un anno dopo senza neppure i soldi per coprire il buy in di un satellite di qualificazione a quel fatidico Main Event – poi vinto – al quale era riuscito ad iscriversi grazie al lungimirante contributo di Mike Matusow.
Nonostante le sue cattive abitudini fatte di tanta cocaina e tantissimo alcohol, la carriera di Nguyen si muove comunque ancora oggi intorno a cifre da togliere il fiato a tutti, visto che si calcola che Scotty sia riuscito ad accumulare vincite per oltre 11.000.000$ - quasi cinque dei quali nel corso delle sue apparizioni alle World Series of Poker.
Tra i momenti memorabili della sua carriera di “bad boy” del poker bisogna senza dubbio inserire l’(orribile) sceneggiata messa in piedi durante l’evento H.O.R.S.E da 50.000$ delle WSOP 2008, quando Nguyen riuscì a rovinare la diretta video a colpi di insulti verso tutti (avversari, dealer, personale di sala e camerieri inclusi) facendo passare in secondo piano la sua ennesima vittoria finale.
#3. Russ Hamilton
Data di Nascita: 1948
Main Event WSOP Vinto: 1994
Valore della Vittoria: 1.000.000$
Colpevole di: guardare le carte degli altri, frode
Giudizio: il bambino che voleva essere il mago Silvan
Quando uno finisce per essere definito come “la parte peggiore del poker” da un nome di spicco come Dan Michalski – fondatore di Pokerati – è chiaro che la si deve aver fatta grossa. Ed è chiaro come, a quel punto, che la gloria del braccialetto WSOP vinto al Main Event del 1994 non sia destinata che a trasformarsi in nulla più di un semplice ricordo. Un semplice, amarissimo e pure un po’sarcastico ricordo.
Nome di spicco dello scandalo che ha tagliato le gambe tanto alla room UltimateBet quanto ad un numero impressionante di poker player di tutto il mondo, Hamilton si è coltivato la fama di “bad boy” del poker con una serie di imbrogli colossali messi in atto sui tavoli della room tra il 2004 ed il 2008 – quando grazie a 23 account, 117 nickname ed un software che gli permetteva di visualizzare le carte dei rivali, Hamilton ha messo in saccoccia qualcosa come 22.000.000 di Dollari.
Diventato campione del mondo nell’anno in cui, per celebrare la 25esima edizione, le WSOP avevano deciso di regalare al vincitore del Main Event l’equivalente del suo peso in argento (in aggiunta al 1.000.000 di dollari in contanti previsto come premio), Hamilton è riuscito dunque a passare dal Paradiso all’Inferno in meno di 20 anni per colpa di uno scandalo che secondo il POY WSOP del 2006 Tom Schneider “ha avvelenato il poker in modo quasi irreparabile oltre ad aver rovinato la vita di tantissimi giocatori di poker.”
Insomma, giudicate vuoi, più maledetti di così…
#2. Greg Merson
Data di Nascita: 1988
Main Event WSOP Vinto: 2012
Valore della Vittoria: 8.531.853$
Colpevole di: troppa cocaina
Giudizio: il secchione che ci è cascato
L’ultimo nome della nostra classifica, prima di arrivare a quello dell’intoccabile prima posizione che esamineremo tra un momento, è quello di Greg Merson – il secchione di un tempo che ha la fortuna di stringere tra le mani gli oltre 8.5 milioni di dollari della sua vincita proprio mentre finiamo di scrivere questo articolo.
Nonostante la sua pur giovanissima età, l’ex studente modello e neo campione delle WSOP, ha già alle sue spalle un passato più che complesso che include l’abbandono dei suoi studi all’università del Maryland dopo un solo anno e mezzo oltre ad un soggiorno in un centro di riabilitazione per tossicodipendenti ed un largo uso di droghe.
“Pulito” per sua stessa ammissione “dal 10 dicembre del 2011”, Merson ha deciso di mettere mano alla tastiera per raccontare la sua storia con un coraggiosissimo messaggio lasciato sul forum 2+2 nel quale ha dimostrato di non avere alcun timore a parlare apertamente della sua relazione con alcohol, marijuana, cocaina e roxy, una droga sintetica in tutto paragonabile all’eroina.
Giovane apparentemente con la testa ben salda tra le spalle, Greg Merson rappresenta alla perfezione l’immagine del pokerista moderno che cerca di riuscire a tenersi in equilibrio su quello strettissimo filo che divide una vita “normale” da quella spesso iperdinamica e tentatrice del poker e che qualche volta finisce per dover pagare le (carissime) conseguenze di una piccola caduta.
Ora, a differenza degli altri nomi di questa lista, Merson ha apparentemente tutta la voglia del mondo di andare avanti senza più cadere nei pericolosi vizi che hanno rischiato di inghiottirlo e, chissà, magari anche di non farlo mai arrivare allo straordinario traguardo raggiunto questo pomeriggio con la vittoria del Main Event 2012. Anche se, diciamocelo, resistere a certe tentazioni non è facile per nessuno. Soprattutto quando si abbandona il tavolo di poker dopo una partita lunga tredici ore ed un premio di 8.5 milioni di dollari. Staremo a vedere.
#1. Stu Ungar
Data di Nascita: 1953 - 1998
Main Event WSOP Vinti: 1980, 1981, 1997
Valore della Vittoria: 1.760.000$
Colpevole di: scommesse, amicizie pericolose,cocaina e crack
Giudizio: un artista vero.
Siamo arrivati quindi alla vetta della nostra classifica dei “vincitori maledetti” del Main Event delle WSOP e, dunque, al momento di fermarci un momento per celebrare la memoria di uno dei più grandi giocatori di sempre: Stu Ungar.
Campione del Main Event per ben tre volte, Ungar è stato uno dei personaggi più straordinari del ventennio a cavallo tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta grazie a delle indiscutibili capacità al tavolo dimostrate fin dai suoi esordi nel gioco “professionistico” avvenuti già dall’età di quattordici anni.
Uomo la cui storia continua ad essere puntualmente raccontata da gran parte della letteratura di poker, Stu Ungar è stato uno di quelli che hanno sempre vissuto pericolosamente, combinando amicizie giovanili molto al limite come quella con il mafioso italo-americano Victor Romano con chiari abusi di cocaina come quello che lo costrinse ad abbandonare il Main Event delle WSOP del 1990 in seguito ad una perdita di conoscenza per overdose al termine del Day3.
Ricordato da tutti coloro che lo hanno conosciuto per la sua straordinaria generosità oltre che per una capacità mnemonica ed un amore per il gioco assolutamente fuori dal comune, il mito di Stu Ungar si è spento in una delle stanze del l’Oasis Motel di Las Vegas in seguito ad un arresto cardiaco durante uno dei momenti più bui della sua vita.
Rimasto completamente senza denaro nonostante avesse accumulato vincite per oltre 30.000.000 di Dollari nel corso della sua carriera, Ungar avrebbe infatti giocato le sue ultime partite di poker a credito grazie ai prestiti dell’amico Billy Baxter.
*Nota a Margine:
Se vi state per caso chiedendo come mai Chris Ferguson non abbia ottenuto una targa di platino con il suo nome oltre ad un posto d’onore nella lista, chiariamo i vostri dubbi ricordandovi come l’uomo della truffa del secolo - l’affaire Full Tilt, insomma – sia ancora innocente visto che i procedimenti a suo carico non sono ancora conclusi.
Dateci ancora un po’di tempo e poi vi racconteremo anche la sua storia. Quella di un uomo che ha fatto al poker ancora peggio di quanto non fosse già riuscito a fare Russ Hamilton.
Lederer non ha mai vinto un ME
Ma Ungar non si faceva anche di crack?
Insomma, ancora qualche mese e ci aggiungiamo Lederer e Ferguson al primo posto…o no??