Intervista a Patrik Antonius
Quest’anno, Patrik Antonius si unirà ai partecipanti del Battle of Malta. Abbiamo, quindi, posto 10 domande all’uomo che ha celebrato un grande ritorno sul palco del poker quest’anno.
La sua stella ha cominciato a brillare durante il principale lancio del poker, e Antonius era lì quando ci si contendevano i più abbondanti piatti del poker in versione live e online.
1 – Hai avuto più risultati nel poker nel 2018 che negli anni precedenti. È una coincidenza o pensi di ritornare a frequentare i tornei?
P.A.: Non credo sia una coincidenza. Il 2018 è stato l’anno in cui sono tornato e ho affrontato più tornei rispetto agli altri anni. Dal 2007 al 2017 ho giocato qualche volta all’anno ma mi concentravo soprattutto sui “cash games”. Quest’anno ho sentito che volevo ricominciare e dedicarmi soprattutto ai tornei (e i risultati sono stati piuttosto buoni, suppongo J ).
2 – In questi giorni ti stai interessando solo al poker o anche a qualcos’altro?
P.A.: Il poker è il mio focus, amo giocarci. Ma sto lavorando anche ad un interessante progetto italiano, per affinare l’industria del poker. Mi importa molto del poker e spero di essere in grado di generare un impatto positivo.
3 – Il Battle of Malta è un evento dal buy-in piuttosto basso per un giocatore come te. Cosa ti attrae di più in un evento come questo?
P.A.: Certamente è un evento dal basso buy-in, ma mi piace l’atmosfera creata dalla massa di gente che lo rende un torneo divertente.
4 – Negli ultimi anni, molte personalità del poker hanno dibattuto sulla questione del poker in declino. Allo stesso tempo, il Battle of Malta cresce ogni anno. Secondo la tua opinione, qual è il segreto del grande successo della Battaglia?
P.A.: Ho gareggiato in ottimi eventi di successo quest’anno e, secondo me, il poker sta andando bene e sta crescendo. Al giorno d’oggi, gli eventi di poker sono organizzati meglio, i programmi sono buoni e c’è sempre un po’ di tempo per divertirsi e mangiare qualcosa. Il Main Event del BOM è alla portata di tutti e Malta offre belle possibilità per divertirsi e godere del sole.
5 – Sei stato coinvolto in alcune delle più grandi poste in gioco mai viste sia online sia in TV. Pensi che questi giochi possano ancora riguardare queste grandi cifre e raggiungere tali alte puntate anche in futuro?
P.A.: Sì.
I giochi dal vivo hanno mantenuto le stesse dimensioni e talvolta sono diventati ancora più grandi. Per quanto riguarda il poker online, qualcosa deve cambiare. Dubito che il poker online otterrà gli stessi risultati dei grandi giochi dei vecchi tempi.
6 – I più grandi giochi in TV sono soprattutto Europei. Pensi che l’Europa abbia portato via i riflettori del poker dagli Stati Uniti?
P.A.: L'Europa non ha portato via i riflettori dagli Stati Uniti, penso che l'interesse verso il poker sia altrettanto alto in entrambi i continenti. Per quanto riguarda i grandi giochi, ho giocato in un cash game dal buy in di un milione di euro proprio quest’anno, in un evento Triton. I grandi eventi esistono ancora dappertutto.
7 – Il poker ha bisogno di novità o nuove varianti come l’Open Face Chinese per mantenere sempre alto l’interesse? O ti sembra vada bene così com’è?
P.A.: Abbiamo decisamente bisogno di novità! Sarebbe bello se tutti potessero giocare a poker con un buon ritmo.
Per me ci sono abbastanza varianti di gioco così com’è.
8 – Lo Short Deck Hold’em può essere la nuova rivoluzione? Perché sì e perché no?
Lo Short Deck Hold’em è ben piazzato, ma non paragono questa competizione con quella con mazzo completo.
9 – Chi è il tuo tennista preferito?
P.A.: Sono un grande appassionato di tennis e apprezzo tutti i tennisti di alto livello. Ho sentito che Boris Becker sta arrivando a Malta, ottime notizie!
10 – Se non fosse per il poker, quale professione vorresti avere?
P.A.: Chi lo sa...