Intervista a Jason Somerville
Jason Somerville è l’uomo dei record online, grazie alla più grande audience di poker mai vista, soprattutto su Twich dove, almeno per quanto riguarda il poker, è il re indiscusso.
Quando si parla di un personaggio del calibro di Jason Somerville, non è poi così importante fare una distinzione tra il poker giocato e quello che viene prodotto e trasmesso attraverso i mezzi di comunicazione più noti e diffusi in giro per il mondo.
In particolare, nel suo caso si parla soprattutto di poker visibile online, dal proprio computer o dal proprio dispositivo mobile, visto che Somerville è stato uno dei pionieri nella creazione e nella diffusione di canali online per mostrare intere partite di poker, che siano esse nel bel mezzo di sessioni cash game oppure tornei MTT.
Inoltre, alla faccia di chi sostiene che il poker sia un mondo maschilista e sessista, Somerville è uno dei pochissimi giocatori gay dichiarati, avendo fatto outing nel 2012, e da allora la sua carriera non ha subito alcuna battuta d’arresto.
Anzi l’avvento di Twitch ne ha fatto l’esponente più di spicco del settore oltre ad uno dei player di poker online più vincenti in assoluto.
Lo abbiamo incontrato in occasione delle PokerStars Caribbean Adventure 2016 dove Jason sta trasmettendo la diretta streaming proprio per la poker room che organizza da anni uno degli eventi più ricchi e con la maggiore partecipazione di giocatori nel corso di ogni singolo anno.
PokerListings: C’è differenza tra i tuoi soliti streaming su Twitch e la copertura live di un evento del genere?
Jason Somerville: Si, c'è una grande differenza tra i due piani. Prima di tutto non sto commentando il mio gioco o quello dei miei avversari, ma sto comunque cercando di personalizzare la cosa il più possibile.
Certo sarà diverso rispetto a quando sarò presente all’Aussie Millions dove la mia diretta sarà esclusiva. Sono molto eccitato e non vedo l’ora di coprire un evento così di rilievo.
PL: Circa un anno fa avevi dichiarato che Twitch sarebbe stata la piattaforma ufficiale del poker nel giro di poco tempo. Ti senti ripagato ora che le cose stanno andando come prevedevi?
JS: Certo, l’anno scorso ero uno dei pochi a dire che Twitch avrebbe avuto un successo sempre più grande, e ora siamo qui al PCA e Twitch è una vera e propria realtà consolidata nel mondo del poker.
Non possiamo immaginare oggi un canale migliore per la diffusione del poker online, abbiamo fatto segnare oltre 16 milioni e mezzo di visite tra i mesi di Marzo e Dicembre.
Durante le WCOOP di PokerStars sono state ben 37.000 le persone che erano online a guardarmi giocare e commentare il final table del Main Event.
PL: Che ci dici delle World Series of Poker e del Poker visto in TV?
JS: Che dire, se non che viene coperto un solo evento sui 70 previsti dal calendario, e per di più la copertura del Main Event avviene solo a partire dal Day 4.
Se il poker non dovesse far parte del palinsesto di ESPN, magari in un prossimo futuro, si potrebbe fare molto di più in occasione delle World Series of Poker da parte nostra. Sono sicuro che da qui a massimo 5 anni i November Nine non si terranno più.
PL: Per quale motivo lo pensi? Secondo te non è più è un appuntamento di successo per la ESPN?
JS: Non credo lo sia. Gli ascolti non sono stati eccezionali negli ultimi anni.
Se Ty Stewart (il direttore delle World Series of Poker, ndr) fosse qui davanti a me gli direi di riportare in tv il classico final table del Main Event delle WSOP. Magari giusto un paio di settimane più tardi rispetto alla composizione del tavolo finale, ma non a distanza di mesi com'è adesso.
Bisognerebbe imparare dagli E-Sports e da come vengono presentati al giorno d'oggi, ovvero con un sacco di tavoli e di telecamere per seguire l’azione in tempo reale su più piattaforme.
Tra l’altro, quando faccio riferimento agli E-Sports sto parlando più o meno della stessa audience che ha attualmente poker, ovvero maschi compresi tra i 15 e i 40 anni.
PL: Credi di essere riuscito a trasmettere attraverso il tuo canale su Twitch il lato divertente del poker?
JS: Penso proprio di si, basta pensare che solo lo scorso anno abbiamo effettuato qualcosa come 100 ore di live streaming di poker online, con un’audience fissa di oltre 42.000 giocatori che stavano seguendo la sessione. Una cosa mai successa prima.
Credo che il successo che stiamo avendo con Twitch sia dovuto in particolare all’atmosfera positiva e colloquiale che si crea quando trasmetto in streaming: è come stare a casa e giocare a poker con i propri amici per intenderci. Quindi chi ci segue lo fa soprattutto per un clima gioviale e comunque informale che viene a crearsi, è come se tutti quelli che ci seguono fossero accanto a me.
PL: Che mi dici della chatbox? Era diventata una sorta di incubo in questo genere di trasmissioni...
JS: Ti garantisco che non è più così rispetto a prima. ed infatti la nostra chat è piena di giocatori che se da un lato vogliono giocare per vincere, d’altro canto amano confrontarsi e commentare il proprio gioco e quello degli altri. Il fatto di poterlo fare in diretta con me o con altri streamer è ancor più stuzzicante.
PL: Sei riuscito a trarre un guadagno da quando trasmetti su Twitch?
JS: Onestamente si, anche perché non si tratta solo di Pokerstars ma ci sono molte altre aziende interessate alla mia audience e che mi propongono una sponsorizzazione.
Lo scorso anno ad esempio durante le WCOOP ho sponsorizzato RunitUP Reno e hanno avuto un incremento di 25.000 ordini da quando li ho pubblicizzati sul mio canale.
PL: Quale è la chiave del tuo successo su Twitch? E del successo di Twitch in generale?
JS: Al primo posto metto la consistenza e la costanza. Gli utenti mi conoscono ormai perché sono sempre online ed ho effettuato centinaia di ore di streaming. Se cominci a prenderti lunghe pause allora perdi l’audience.
La gente vuole identificarsi con te e se mantieni un atteggiamento positivo e affabile è decisamente più facile stabilire un contatto.
Poi ovviamente è necessario offrire qualcosa di unico e specifico. Io per esempio sono una specie di guida al poker online e nello specifico al gioco su Pokerstars.
Altri sono riusciti in maniera diversa: Jamie Staples ad esempio è una sorta di poker player online pubblico. Un approccio diverso me che ha portato comunque ottimi risultati.