Nella seconda parte della nostra guida per i principianti del Seven Card Stud abbiamo analizzato in maniera approfondita alcuni errori comuni, le mani di partenza e il concetto del furto dei bui. Nella parte finale studieremo come si comportano i diversi tipi di mani di partenza.
Già nella prima parte di questa serie di articoli avevamo specificato l’importanza di essere molto selettivi con le vostre mani di partenza: non c’è nulla di più importante di scegliere la giusta mano di partenza in una determinata situazione.
Come accade per una partita di poker anche per il Seven Card Stud bisogna essere consapevoli che una buona mano di partenza può garantire grosse probabilità di vincita, circa il 40% di possibilità di vincere il piatto per intero. Invece se le mani iniziali sono abbastanza “Low” le possibilità si riducono notevolmente anche se l’esito di una partita dipende anche da molti altri fattori.
Vi sono infatti una grande quantità di giocatori che nonostante una selezione iniziale di carte relativamente loose alla lunga riescono a trasformare la mano in vincente. Questo può dipendere non solo dalle carte ma anche dal comportamento degli altri giocatori al tavolo. Vediamo insieme quali sono le varie mani iniziali che si possono presentare, il loro valore, l’uso che se ne può fare e soprattutto il tipo di percentuale di vincita.
Capire le varie mani
Simulazioni tra varie mani
Ecco alcune simulazioni al computer riguardanti delle ipotetiche sfide tra mani:
Mano A | Mano B | Carte inutilizzabili | Percentuale di vincita |
( A A ) 7 | ( Q Q ) 7 | Nessuna | Mano A vince il 66.6% di volte |
( A A ) 7 | ( Q Q ) 7 | Nessuna | Mano A vince il 63.9% di volte |
( A A ) 6 | ( 9 9 ) J | Nessuna | Mano A vince il 61.4% di volte |
( K K ) 8 | ( Q Q ) A | Nessuna | Mano A vince il 55.8% di volte |
( A A ) 7 | ( J 6 ) 2 | 5 , Q | Mano A vince il 72.7% di volte |
Naturalmente, come avviene pure per il poker, affinché questi conteggi siano effettuati correttamente è necessario imparare il concetto di out.
Un out è una carta, fra quelle ancora da girare, che potrebbe fare vincere la partita. Ovvero tutte quelle carte "buone", all'interno del mazzo, che servono per fare punti.
Il calcolo degli outs consiste nel sommare il numero di carte che possono migliorare le nostra mano. Ovviamente vanno considerate solamente le carte che permettono a noi di migliorare la mano e non quelle per l’avversario.
Conclusioni
Prima di concludere questo terzo ed ultimo articolo di Guida per principianti allo Stud facciamo un breve riassunto di quanto detto fino a questo momento in ciascuna delle tre parti partendo dalle mani iniziali fino ad un elenco degli errori più comuni presenti nella seconda parte.
1. Nel poker Seven-Card-Stud non sono usati i bui. Al posto dei bui, tutti i giocatori mettono un ante (scommessa obbligata). Quando sono stati messi gli ante, ogni giocatore riceve tre carte: due carte coperte e una scoperta, che è visibile da tutti i giocatori.
2. Il giocatore che mostra le carte più basse deve prendere l'iniziativa e fare la prima puntata. La prima scommessa è solitamente metà delle dimensioni di una piccola puntata standard nel limite fisso ("Small Bet").
3. Il giocatore successivo ad agire è quello a sinistra del giocatore che ha fatto la prima scommessa, e le scommesse continuano in senso orario finché tutti i giocatori non hanno agito.
4. Una quarta carta, chiamata "Fourth Street", viene distribuita scoperta ai giocatori ancora nella mano. Questo round di scommesse viene avviato dal giocatore che mostra le carte migliori.
5. Sia la quinta che la sesta carta seguono la stessa procedura. Esse sono distribuite scoperte, e il giocatore con le migliori carte scoperte inizia un altro round di scommesse.
6. La settima e ultima carta viene distribuita coperta, e il giocatore con le migliori carte scoperte inizia il round finale di scommesse. Se più giocatori sono ancora nella mano alla fine del round di scommesse, ci sarà uno showdown, e il giocatore con la migliore mano a cinque carte vince il piatto.
7. Come indica il nome, a ogni giocatore vengono quindi distribuite in totale sette carte. Per questo motivo, il Seven Card Stud non può essere giocato da molti giocatori simultaneamente come Texas Holdem. In pratica, nell'improbabile evento che ognuno resti nella mano fino alla fine, in un tavolo completo da otto giocatori non rimarrebbero abbastanza carte nel mazzo. In quel caso, una carta finale viene messa scoperta sul tavolo come carta in comune.
Errori comuni nel Limit Seven-Card Stud
- Giocare troppe mani di partenza.
- Non fare attenzione alle carte esposte.
- Non foldare mani modeste e progetti deboli.
- Non rilanciare con mani premium, lasciando in gioco troppe mani a progetto.
- Cercare di ottenere carte che probabilmente vi faranno chiudere la seconda mano migliore. Per esempio, avere un progetto di scala e chiamare un avversario che ha rilanciato con tre carte a colore in mostra.
- Fare attenzione solo al vostro gioco e non a quello degli avversari. Quanti giocatori sono arrivati in quarta strada? Qualcuno ha rilanciato in terza? Che tipo di giocatori sono rimasti in gioco? Queste sono tutte domande da porsi mentre si gioca.
- Non essere abbastanza aggressivi in terza strada (prendendo l’iniziativa), e in quarta e quinta strada (continuando a puntare/proteggendo la mano).
- Chiamare fino al river senza le giuste pot odds.
- Chiamare troppo spesso, invece di rilanciare, quando avete la mano migliore.
Lo stud è una delle varianti di poker più antiche, e per molti è ancora uno dei giochi preferiti. La prossima volta che organizzerete una partitella tra amici, aggiungete anche lo stud: ne sarete entusiasti.