Ora che abbiamo i roster (quasi) completi, vediamo quali team sulla carta sono più forti degli altri, attraverso le nostre pagelle.
Come abbiamo visto ieri, il draft ha formato le 12 squadre della GPL Season I. Tecnicamente ciascuno dei team dovrà ancora scegliere due giocatori (wild card, cioè non per forza facenti parte dei primi 1.000 nella classifica del Global Poker Index), ma visto che oltre il 66% del roster è ormai definito, proviamo a dare i voti.
Due dei nostri editor, Claudio e Francesco, provano ad assegnare un voto a ciascuna squadra e alle scelte più o meno discutibili dei vari team manager. E voi cosa ne pesate? commentate dandoci le vostre pagelle.
Le pagelle di Pokerlistings.it
Se Claudio ha espresso un voto maggiormente legato al valore dei giocatori selezionati e alla loro esperienza, Francesco ha preferito votare le scelte dei vari team manager e quanto si possa davvero parlare di "team". Nella seguente immagine il totale dei voti per ciascuna squadra. Leggi le valutazioni a seguire e dicci cosa ne pensi!
Rome Emperors di Max Pescatori
- 1. Mustapha Kanit
- 24. Dario Sammartino
- 25. Timothy Adams
- 48. Walter Treccarichi
Claudio voto 8: Il 'Pirata Italiano' ha scelto (giustamente?) una squadra a forti tinte tricolori. Mustapha Kanit e Dario Sammartino sono ormai due mostri dei tornei High Roller, eventi i cui field sono formati per lo più da top player: dovrebbero trovarsi a loro agio a sfidare i campioni degli altri team. Tim Adams è fortissimo nei turbo e negli heads-up, fondamentali in una lega come la GPL. Walter Treccarichi può essere la variabile che spariglia le carte, perché magari meno noto degli altri.
Francesco voto 6: Kanit e Sammartino sono nella top 5 dei giocatori italiani più vincenti di sempre. Niente da ridire. Treccarichi è un ottimo giocatore sia online che live ed è in buoni rapporti con gli altri membri, cosa che favorisce la comunicazione tra loro. Allora perché non rischiare e puntare interamente sul tricolore con una scelta come Palumbo, Buonanno, Dato etc piuttosto che buttarsi su Tim Adams?
Montreal Nationals di Marc-Andre Ladouceur
- 2. Mike “Timex” McDonald
- 23. Martin Jacobson
- 26. Pascal Lefrancois
- 47. Xuan Liu
Claudio voto 7: Le stelle sono indiscutibilmente Mike 'Timex' McDonald e l'ex campione del mondo Martin Jacobson. Pascal Lefrancois non è un giocatore molto noto al grande pubblico, anche se capace di vincere un braccialetto in carriera. Xuan Liu è una giocatrice in rampa di lancio: come se la caverà contro i big?
Francesco voto 6,5: Nessun paese al mondo è forte tanto quanto gli Stati Uniti nel poker…ah no aspetta c’è il Canada! Peccato allora che Ladouceur non abbia puntato solo su giocatori canadesi e che su 3 di loro solo McDonald può essere considerato ad altissimo livello. Curiosa poi la scelta dello svedese Jacobson in questo team.
New York Rounders di Bryn Kenney
- 3. Jason Mercier
- 22. Tom Marchese
- 27. Kevin MacPhee
- 46. Jason Wheeler
Claudio voto 8.5: Kenney ha optato per quattro pezzi grossi: Jason Mercier, Tom Marchese, Kevin MacPhee e Jason Wheeler. Una squadra dallo star power pazzesco e molto completa, visto che c'è un bel mix di torneisti, cash gamer e grinder online.
Francesco voto 6: Dici Poker e New York e pensi a Vanessa Selbst. Facile associazione che a Kenney sembra essere sfuggita e a rappresentare la Grande Mela non troviamo neanche uno dei suoi famosi poker player. Sicuramente un team di campioni, ma lo spirito della GPL per il sottoscritto è un altro.
San Francisco Rush di Faraz Jaka
- 4. Phil Galfond
- 21. Anthony Gregg
- 28. Kitty Kuo
- 45. Anton Wigg
Claudio voto 7.5: Phil Galfond e Tony Gregg sono i due giocatori più noti e vincenti, ma anche Anton Wigg non scherza. La scelta di Kitty Kuo può sembrare azzardata, ma è reduce da un tavolo finale all'Aussie Millions Main Even: non è roba di tutti i giorni.
Francesco 8: Probabilmente il team più curioso e “misto” se vogliamo, con cittadini americani di diverse origini e un campione svedese del poker online come Wigg, capace di vincere oltre 6 milioni di dollari. Troviamo poi la sorpresa asiatica Kitty Kuo, inspiegabilmente non scelta da Celina Lin nei primi due turni, nonostante sia una delle poche giocatrici abituate a competere negli high roller.
Las Vegas Moneymakers di Chris Moneymaker
- 5. Anthony Zinno
- 20. Jonathan Duhamel
- 29. Jake Cody
- 44. Jonathan Little
Claudio voto 9: A nostro avviso la squadra sulla carta migliore. Anthony Zinno, Jonathan Duhamel, Jake Cody e Jonathan Little: tra braccialetti WSOP, titoli online e milioni di dollari incassati, questo quartetto probabilmente non ha rivali, almeno in linea teorica. Poi chiaramente al tavolo può succedere di tutto, ma per noi sono loro i favoriti.
Francesco voto 8,5: come Duhamel sia riuscito ad arrivare al 20esimo turno prima di essere selezionato rimane un mistero, dal momento che parliamo del più forte tra i vincitori delle WSOP. Fatto sta che Chris Moneymaker ha messo le mani su quella che pare essere la squadra più forte.
Sao Paulo Metropolitans di Andre Akkari
- 6. Darren Elias
- 19. Byron Kaverman
- 30. Thiago Nishijima
- 43. Joao Pires Simao
Claudio voto 7: Darren Elias e Byron Kaverman non si discutono. Akkari ha voluto giustamente dare un tocco 'carioca' alla squadra scegliendo anche Thiago Nishijima e Joao Pires Simao, due player che però non hanno tutto questo gran curriculum.
Francesco voto 5: Condivido pienamente la strategia di puntare su due giocatori di spessore per le prime due pick per poi passare ai due meno conosciuti connazionali Nishijima e Simao. Ma onestamente preferire Elias e Kaverman (per quanto forti) a giocatori come Moorman o Duhamel (ancora selezionabili) mi sembra alquanto discutibile.
London Royals di Liv Boeree
- 7. Igor Kurganov
- 18. Vanessa Selbst
- 31. Chris Moorman
- 42. Justin Bonomo
Claudio voto 8,5: Igor Kurganov è fortissimo negli High Roller, Vanessa Selbst è una giocatrice a tutto tondo, Chris Moorman è semplicemente il più forte torneista online e Justin Bonomo è un giocatore da quasi 10 milioni di dollari vinti in carriera. Un quartetto da urlo, insomma.
Francesco voto 6: Mi sento di dare un 6 alle scelte di Liv Boeree nonostante abbia messo insieme un fortissimo team, grazie anche ad una serie di fortunati eventi. Sceglie il fidanzato russo al primo turno (?) forse per sottrarlo ai Moscow Wolverines oltre che per ragioni puramente personali. Sorprendentemente trova la Selbst libera al 18esimo e ancora di più Moorman (tra l'altro l'unico inglese del team) al 31esimo. Di londinese nei London Royals c’è ben poco.
Moscow Wolverines di Anatoly Filatov
- 8. Dzmitry Urbanovich
- 17. Vladimir Troyanovskiy
- 32. Andrey Pateychuk
- 41. Sergey Lebedev
Claudio voto 7,5: Filatov ha puntato su un blocco est-europeo: solo il tempo ci dirà se avrà fatto bene o meno. Dzmitry Urbanovich, Vladimir Troyanovskiy e Andrey Pateuchuk li conosciamo tutti. Un po' meno Sergey Lebedev, che però ultimamente sta andando alla grande (3° nell'High Roller da €10.000 all'EPT Dublino).
Francesco voto 8,5: Probabilmente Anatoly puntava ad un team di soli russi capitanato da quel Kurganov “rubato” dalla Boeree un turno prima. Il rimpiazzo con il vicino di casa polacco Urbanovich, fresco di vittoria all'EPT di Dublino è immediato e quello della Russia appare come un team solido e in pieno stile “Champions League”.
Los Angeles Sunset di Maria Ho
- 9. Fedor Holz
- 16. Olivier Busquet
- 33. Eugene Katchalov
- 40. Chance Kornuth
Claudio voto 8: Tendente all'8,5, diciamo. Anche qui quattro big, di cui tre affermatissimi e uno lanciatissimo. Olivier Busquet, Eugene Katchalov e Chance Kornuth sono regular che da anni battono i principali circuiti, mentre Fedor Holz è la stellina che con la sua giovane freschezza può essere un'arma a doppio taglio: da un lato potrebbe sorprendere tutti, dall'altro farsi prendere dall'emozione.
Francesco voto 6: Alla Ho sembra esser piaciuta la strategia dei London Royals di “rubare” la prima ovvia scelta del team successivo, ed ecco che Holz saluta la Germania e vola a Los Angeles. Tutte solide scelte per Maria se prese individualmente, ma che possano funzionare come team ho qualche dubbio.
Berlin Bears di Phillip Gruissem
- 10. Brian Rast
- 15. Sorel Mizzi
- 34. Dominik Nitsche
- 39. Jeff Gross
Claudio voto 8,5: Parlando di star power, anche i Berlin Bears non scherzano affatto. Da Brian Rast a Sorel Mizzi, passando per Dominik Nitsche e Jeff Gross, non ce n'è uno che abbassa il livello qualitativo, tecnico e strategico di un team che sicuramente lotterà per la supremazia della Global Poker League.
Francesco voto 4,5: Con Holz appena volato via ti aspetti di vedere perlomeno Jeorge Danzer nei Berlin Bears e invece il team manager attende il terzo turno prima di inserire perlomeno un tedesco, rimasto poi figlio unico (Dominik Nitsche) tra i suoi “orsi di Berlino”. Una squadra senza identità.
Paris Aviators di Fabrice Soulier
- 11. Bertrand "ElkY" Grospellier
- 14. Davidi Kitai
- 35. George Danzer
- 38. Mike Leah
Claudio voto 8,5: Scelte oculatissime anche per Soulier, che nelle prime due pick si è assicurato due giocatori francofoni, il connazionale Bertrand 'ElkY' Grospellier e il belga Davidi Kitai, per poi puntellare il team con due pilastri solidissimi come George Danzer e Mike Leah. Un team che si preannuncia davvero frizzante.
Francesco voto 6,5: Vedere Danzer tra gli “Aviatori di Parigi” è come vedere il parmigiano sulla pasta al tonno. A parte questo scherzetto, Soulier si è giustamente accaparrato i vari Elky e Kitai non deludendo le aspettative dei suoi connazionali.
Hong Kong Stars di Celina Lin
- 12. Weiya Zhang
- 13. Raiden Kan
- 36. Dong Guo
- 37. Bryan Huang
Claudio voto 6,5: Sulla carta il team più debole. Il manager Celina Lin ha voluto costruire una squadra orientale, senza badare troppo al curriculum dei giocatori, con Weiya Zhang, Raiden Kan, Dong Guo e Bryan Huang. Non diamo un voto troppo basso perché c'è sempre la possibilità che quattro giocatori affini a livello linguistico e culturale possano trovare quella chimica particolare in grado di ridurre al minimo il gap tecnico e di esperienza con gli altri team.
Francesco voto 7: Scelte coraggiose quelle di Celina Lin che punta solo sui suoi quasi sconosciuti connazionali creando il team più patriottico in assoluto. I suoi giocatori saranno anche meno preparati tecnicamente ma sono senza dubbio i meno “leggibili” di tutti. Avrei scelto almeno Kitty Kuo per avere un giocatore asiatico noto nel circuito internazionale e rendere il team un po’ più popolare.