Grandissimo giocatore e stimato professionista nell'ambiente high roller, Fedor Holz ha sollevato una polemica in merito alle mance per i dipendenti dei casinò.
Di Fedor Holz si è già detto praticamente di tutto, soprattutto del suo comportamento al tavolo da poker e dei successi già ottenuti davvero in pochissimo tempo. Si tratta di uno degli esponenti più importanti tra i giocatori di poker live, in particolare di una nuova generazione sempre più agguerrita ma capace di fare grandissimi risultati in poco tempo
Il giovane giocatore tedesco, nel giro di pochi anni, è riuscito a mettere su un gruzzoletto (si fa per dire...) da urlo, avendo già vinto quasi 25 milioni di dollari nei tornei di poker live. E si tratta di uno dei risultati complessivi migliori nella storia del poker live.
Per non parlare degli allori ottenuti davanti ad un monitor, con il suo nickname 'CrownUpGuy' particolarmente fortunato, anche perchè dietro c'è uno dei migliori giocatori di sempre. Quindi stiamo parlando con ogni probabilità del miglior esponente del poker a livello internazionale, vista la sua capacità di essere efficace e quindi vincente sia dal vivo che nel poker online.
E nonostante ciò, c'è sempre qualcuno che non ritiene Fedor Holz abbastanza forte da essere considerato il migliore in circolazione. Tra questi spicca Phil Hellmuth, che nei giorni scorsi non le ha mandate a dire al tedesco. Tuttavia, non si può piacere a tutti. Specialmente nel mondo del poker, e in particolar modo quando si vince, e pure spesso, come fa Holz.
Ma i giocatori di poker - si sa - amano far parlare di sè anche lontano dai tavoli in cui sono grandi protagonisti, e anche nel caso di Holz non si fanno eccezioni. Anche perchè il tema di cui stiamo parlando è decisamente insolito, specialmente quando si parla di grandi campioni che maneggiano centinaia di migliaia, se non milioni, di dollari.
Si parla in particolare della possibilità di concedere agli inservienti e agli altri addetti dei casinò di godere delle ricche mance dei giocatori impegnati nei tornei. In particolare ai dealer che per giorni interi si ritrovano ad interfacciarsi con diversi tipi di giocatori, dai più cordiali a quelli decisamente meno avvezzi alla conversazione e al bon ton.
Mancia, roba da amatori
Il tema del momento, e che è stato affrontato in maniera dettagliata in una recente intervista con Fedor Holz, è il seguente: è giusto, o quantomeno è umanamente corretto lasciare la mancia ai dealer o ad altri dipendenti dei casinò in cui si è appena vinto un evento importante?
Questioni da pro, o comunque da soggetti abbastanza importanti a tal punto da ottenere successi di un certo spesso. E uno come Holz si è posto il quesito in maniera abbastanza seria, tanto da rispondere in maniera piuttosto dettagliata al dilemma che al momento coinvolge alcuni tra i giocatori più forti e performanti attualmente in circolazione.
Il giovane fenomeno del poker internazionale si è occupato di questo tema assai scottante nel corso delle riprese di un documentario prodotto da partyPoker durante il recente Poker Masters, in cui il giocatore tedesco, nonostante gli appena 24 anni compiuti, ha voluto fare una riflessione piuttosto profonda e il più possibile concreta.
Nonostante l'ambiente e l'aria che si respira tra i tavoli dell'Aria Casino di Las Vegas gli piaccia, Fedor Holz non ama lasciare le cosiddette tip a chiunque lo serva durante la sua permanenza all'interno del casinò: "Qui la gente lavora davvero bene, ma non sono molto propenso a lasciare delle mance, durante l'azione oppure prima di andare via". Parole piuttosto chiare che non danno una bella immagine del giocatore.
E tra l'altro Holz si affida a quelli che sono i regolamenti del casinò, per aggirare quella che da tutti è vista come una questione di rispetto nei confronti di chi asseconda richieste e talvolta anche capricci delle celebrità del poker mondiale: "Non credo che ci sia una regola non scritta, o ci si debba comportare tutti alla stessa maniera. Credo che dipenda da ognuno di noi, e nel mio caso non sono molto favorevole a lasciare la mancia".
Una riflessione che sembra quasi contraddittoria, in quanto Holz ammette la qualità dello staff dell'Aria ma non al punto da concedere delle mance, ma che comunque conferma che dietro al giocatore di poker c'è comunque una mente pensante. Chiunque potrebbe infatti sentirsi obbligato moralmente ad elargire una mancia a dealer e altri lavoratori del casinò. Fedor, invece, no.
Il poker visto come un lavoro
Holz ammette che "quando vinco lascio sempre qualcosa, anche se si parla di piccole cifre". Anche perchè dal suo punto di vista, non è obbligatorio - come detto - dare la banconota in più al dealer o al dipendente del casinò.
Anche perchè 'CrownUpGuy' fa capire che per lui il poker non è soltanto una passione o un momento di svago, bensì una occupazione a tutti gli effetti.
"Sono convinto che il casinò non sia un luogo in cui andarsi a divertire o cercarsi dello svago, per me è un posto in cui ci si guadagna da vivere, anche per chi gioca con regolarità". Parole di chi ha guadagnato circa 25 milioni nei tornei live, quindi c'è da credergli...
Fedor prosegue nel suo ragionamento insistendo sul concetto di poker come lavoro: "Io sono un giocatore professionista di poker, non uno che gioca, vince ogni tanto ed elargisce mance. Il poker è il mio lavoro, finora ho vinto tanto e non voglio lasciare mance ogni volta che vinco".
Holz chiude la sua riflessione chiedendosi effettivamente chi si intasca le mance che lui potrebbe elargire allo staff di un casinò: "Sono favorevole, ad esempio, dare la mancia direttamente ai dealer. All'Aria, ad esempio, sono molto veloci e bravi".
Quindi, in un certo senso, si può trarre ispirazione da questo ragionamento: quando vincete non date la mancia a chiunque, ma solo a chi dimostra di meritarlo nel corso di un torneo.
In ogni caso, sarebbe cosa buona e giusta poter premiare nel migliore dei modi chi si occupa di far stare bene – o comunque a proprio agio – centinaia di giocatori nel corso di un torneo. Che sia esso un dealer che mette sul tavolo ogni board nel migliore dei modi, oppure un barista che non vi fa mancare mai cibo, snack e birre.