L’anno volge al termine e anche per l’editoria del settore è tempo di bilanci.
Per le pubblicazioni sul poker si è rivelata particolarmente interessante la stagione autunnale con l’uscita dell’atteso “Moorman’s Book of Poker” e di ben altri tre libri sui cinque che abbiamo selezionato.
Ecco una breve recensione delle opere.
#5 Moorman’s book of poker
E’ di quest’autunno la pubblicazione del “Moorman’s book of poker” scritto dal del giocatore Chris Moorman, il 29enne inglese che nel novembre 2013 divenne il numero uno del poker online, con i suoi 10 milioni e 200mila dollari guadagnati.
Nelle 384 pagine del suo libro di strategia Moorman mette in atto un procedimento abbastanza inusuale, descrivendo le mani giocate dal suo co-autore Byron Jacobs. La prefazione è a cura del leggendario Doyle Brunson, classe ’33, vincitore delle World Series of Poker ’76 e ’77 e di 10 braccialetti delle Wsop.
Su Amazon il costo dell’opera, disponibile solo in lingua inglese, è di 24 dollari e 10 centesimi per la versione Kindle. Inusitatamente, quest’ultima è meno economica della versione Paperback, del costo di 23 dollari e 67 centesimi. Prima di affermarsi nel poker, Moorman ha praticato con successo il biliardo e il gioco del bridge. Alcuni ritengono che Moorman abbia portato un po’ della sua esperienza di giocatore di biliardo anche nel suo approccio con il poker.
Nella sua tecnica di pokerista Moorman “guarda avanti” e pianifica la strategia di gioco allo stesso modo dei giocatori di biliardo, i quali hanno spesso in mente, come in una sequenza, le mosse per raggiungere la vittoria. Il giovane professionista rappresentò il suo Paese nelle competizioni nazionali di bridge, un gioco scoperto all’età di 11 anni.
Avvicinatosi invece al poker grazie a un torneo settimanale online gratuito, è riuscito in seguito ad arrivare ai tavoli finali di World series of poker Europe e European Poker Tour. Nel 2013 è stato invitato a partecipare al National Heads-Up Poker Championship organizzato dalla NBC. Laureato in Economia alla Essex University, è conosciuto online con lo pseudonimo di Moorman1.
#4 Online poker: an introduction
Ai neofiti del poker online è dedicato il volumetto “Online poker: an introduction” (94 pagine, 5 dollari e 13), pubblicato nelle ultime settimane da Kindle Edition.
Nell’opera di Phil Crocker vengono forniti spunti per migliorare la tecnica di gioco e trattati argomenti come i vantaggi di giocare poker online, la scelta della room, la registrazione dell’account per iniziare, la scelta del tipo di gioco e la gestione dei rischi.
#3 Planet poker
Sempre in autunno l’editore LeoMedia ha pubblicato in formato e-book “Planet poker” di Mario Sabbatini, riunendo e aggiornando quanto scritto nei precedenti libri “Mixed Mindset” e “Poker’s Fuzzy Logic”, finora pubblicati solo in lingua italiana. Il testo è disponibile nelle lingue italiana e inglese (costo 9 euro).
“Questa operazione di traduzione, assemblaggio e riduzione letteraria è frutto di un lavoro di squadra – scrive Sabbatini nelle note di presentazione sul sito di LeoMedia -. I due libri in italiano sono stati epurati di tutto quello che poteva essere considerato superfluo per i lettori”.
#2 The Noble Hustle: Poker, Beef Jerky and Death
Colson Whitehead racconta le “sue” World Series of Poker. Nel maggio 2014 lo scrittore afroamericano ha pubblicato con Doubleday “The noble hustle: poker, beef jerky and death” (Il nobile imbroglio: poker, carne essiccata e morte).
“Il libro prende le mosse dalla mia esperienza del 2011 nelle Wsop, dove rappresentavo il mio Paese di origine, la repubblica di Anedonia” spiega ironicamente l’autore sul sul blog. In termini clinici viene definita anedonia l’impossibilità di provare piacere. “Republic of anedonia” si chiama anche il fan club di Whitehead.
Oltre che scrittore, Whitehead è giocatore di poker di lunga data. Nel 2011 la rivista online Grantland ha pagato a Whitehead il buy-in delle Wsop (10mila dollari). Dopo settimane di preparazione, che hanno incluso diversi viaggi in autobus ad Atlantic city e ore di esercizio con un personal trainer per imparare a stare seduti e concentrati per diverse ore consecutive, Whitehead ha tentato la fortuna nel prestigioso torneo di poker.
La descrizione delle Wsop, riporta il sito Goodreads, diventa per Whitehead il motivo per una riflessione a più ampio raggio sulla condizione umana. (I concorrenti dei tavoli high stakes vengono descritti dal finalista del premio Pulitzer Whitehead come “reclusi depressi che mangiano, pregano e amano tutti insieme nello stesso luogo”. “Sono vivo a metà – ammetteva lo scrittore afroamericano in un post pubblicato nel 2011 su Grantland.com -. Per questo ho una buona faccia da poker. Vent’anni fa, quando ho iniziato a praticare questo gioco, la mia conoscenza tecnica a riguardo era decisamente inferiore. Eppure mi hanno sempre aiutato alcuni aspetti del mio carattere come l’indolenza, la disaffezione e il mio sguardo assente”.
#1 Positive Poker
Il pensiero positivo può dare risultati sorprendenti anche nel mondo del poker. E’ quanto sostengono la professoressa di psicologia Patricia Cardner e il giocatore professionista Jonathan Little in “Positive poker: a modern psychological approach to mastering your mental game”.
In italiano il sottotitolo potrebbe essere tradotto come “un approccio moderno di tipo psicologico per padroneggiare la strategia mentale”.
“Che cosa porta alcuni giocatori di poker a essere i migliori? – riportano le note sul retro di copertina -. Ogni giocatore che si rispetti desidera avere successo. Molti hanno anche le abilità tecniche necessarie. Il fatto è che vi sono diversi fattori mentali che separano i grandi vincitori da tutti gli altri”.
Forte del successo riscosso con la prima edizione di fine 2013, l’opera è stata ripubblicata anche quest’autunno. Attualmente non è disponibile in lingua italiana.