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Dario Minieri: biografia, vittorie e curiosità
Quando si parla di Luca Pagano, facciamo riferimento a uno dei giocatori che meglio hanno rappresentato l’Italia del poker nel periodo del boom a livello internazionale. Stiamo parlando di un ragazzo che pur in età ancora tenera, è riuscito in più di un’occasione a mettere in riga i grandi campioni a livello internazionale. Una carriera che lo ha visto primeggiare in giro per il mondo ma che è forse durata troppo poco rispetto alle prospettive che si presentavano per lui dopo i primi anni.
Scopriamo dunque in questo articolo una serie di curiosità in quella che vuole essere una biografia più o meno fedele di Dario Minieri, con tanto di dichiarazioni da lui stesso rilasciate, la storia della sua carriera e i migliori piazzamenti ottenuti ai tavoli di tutto il mondo.
Dario Minieri, gli inizi della sua carriera
Dario Minieri nasce a Roma il 10 febbraio 1985. La sua carriera nel mondo dei giochi parte con una disciplina particolarmente in voga nei primi anni del terzo millennio. Stiamo parlando di Magic: The Gathering, un gioco di carte in cui la strategia è alla base dei successi di un giocatore. E così, grazie anche alle conoscenze personali e professionali accumulate nei primi mesi di gioco, il capitolino si avvicina al mondo del poker in maniera sempre più prepotente.
In una recente intervista rilasciata per i colleghi di Assopoker, Dario Minieri ha fatto capire cosa rappresenta il poker per lui. Un gioco in cui il divertimento era importante, anche per tenere fuori i pensieri negativi:
“Per me divertirmi è sempre stato fondamentale. Ogni volta che gioco devo divertirmi e rendo al meglio. Se perdi il piacere di giocare, cala anche la qualità che esprimi. Ma era così già a Magic, già allora era fondamentale non negativizzarsi. Il gioco si è evoluto, c’è tanta gente più preparata, ci sono molti strumenti in più per studiare il gioco e si vede molta gente assai più preparata sul valore della propria mano. Io cerco di non pensare a queste cose e di non dar loro peso e cerco di focalizzarmi solo sul mio modo di ragionare”.
E poi c'è quel rapporto con Las Vegas, sempre speciale per lui:
"Quando penso a Las Vegas ho solo bei ricordi. Il braccialetto, per esempio, ma anche quei giorni lì furono belli. Comunque, non è vero che al tempo non ci fossero tanti giocatori aggressivi. C’erano, così come c’era gente che giocava bene postflop. Più semplicemente, visto che molti tendevano a foldare troppo, una strategia aggressiva era spesso la più conveniente".
I primi grandi risultati di Dario Minieri
Ma veniamo ai primi risultati che hanno consentito a Dario Minieri di affermarsi come uno dei giocatori italiani più forti per quel che riguarda i tornei di poker live.
I primi grandi colpi vengono messi a segno dal capitolino nel poker online. Dario, infatti, è stato il più giovane giocatore su PokerStars ad aver acquisito il grado di Supernova Elite, il più alto nel vecchio sistema "VIP" della room della picca rossa. Tanto che leggenda vuole che Minieri riuscì a vincere un'auto di lusso - che era il primo premio per i Supernova Elite - ma non potè guidarla subito in quanto non aveva ancora compiuto 21 anni.
La vita parallela tra il Dario Minieri giocatore di poker e lo studente universitario ben presto sarebeb finita. L'azzurro infatti capì che la strada giusta era quella che portava ai tavoli più importanti del mondo. Così lasciò gli studi e si dedicò al gioco. Sia nel punto it che nel dot com i successi non si contavano più.
E all'età di 21 anni - al di là delle battute sulla macchina di lusso - arrivarono anche le prime presenze nei tornei live più importanti al mondo.
Nel 2006 arriva subito un grande piazzamento, ovvero un terzo posto nel Main Event dell'EPT Baden. In ogni caso Dario non prende subito il ritmo dei grandi tornei, anche perché nello sbarco oltre i confini italiani ad attrarlo sono soprattutto i tavoli di cash game in cui sfoderare le sue abilità mentali e strategiche.
L’avventura oltreoceano
Nel 2007 Dario Minieri fa la sua prima apparizione alle WSOP, ottenendo subito due piazzamenti a premio. Il bello, però, dovrà ancora venire. Nel 2008 l'azzurro fa gli onori di casa e chiude il Main Event dell'EPT Sanremo al terzo posto. Due mesi e mezzo dopo, però, arriva forse la più grande gioia della sua carriera: Dario vince il braccialetto nel torneo No Limit Hold'em da 2.500 dollari, portandone a casa oltre 528mila.
Ormai Dario Minieri è un giocatore di livello internazionale, anche i più grandi TV show se lo contendono. Viene invitato anche al Big Game di PokerStars e soprattutto al Poker After Dark, il format più celebre degli Stati Uniti. Nel frattempo, arrivano però tanti altri risultati di spessore nei tornei. 5 mesi dopo il braccialetto Dario si piazza terzo nel Main Event dell'EPT Varsavia, dove quasi un anno dopo conquisterà la picca nell'High Roller che gli vale anche 77.200 euro.
Con il passare degli anni, i risultati di spicco saranno sempre meno. Anche perché, nel frattempo, il poker cambia e gli stimoli di Dario scemano un po'. Nel 2010 Minieri vince un torneo "privato" all'IPT Sanremo, dove un anno dopo si piazzerà quinto.
Negli anni però il romano si allontanerà in maniera lenta e graduale dal poker giocato, anche se di recente lo abbiamo visto all'opera in alcuni eventi. In particolare, Dario ha giocato alla Battle of Malta del 2023 e alla più recente edizione dello Skill Poker Master di Nova Gorica.
I numeri di Dario Minieri
Dario Minieri, grazie ai risultati che abbiamo elencato e che ha raccolto in oltre 15 anni di carriera, si trova al diciottesimo posto della All Time Money List italiana redatta - come ben sappiamo - dal database di HendonMob.
Gli manca davvero una manciata di dollari per poter agganciare la soglia dei 2 milioni ottenuti nei tornei live in carriera. Come ben sappiamo il suo best cash è legato alla conquista del braccialetto delle World Series of Poker, che gli ha fruttato oltre 528.000 dollari.
Tutti noi auspichiamo un ritorno in grande stile del giocatore che, grazie alle sue imprese nel poker online, ha ottenuto il nickname di Supernova. Un player dalle grandi skill di gioco e capace di mettere sul tavolo fantasia, estro e strategia sarebbe sicuramente in grado di tenere testa alle nuove leve. Anche a un soffio dai 40 anni di età.