Organizzare una poker room online può sembrare semplice, ma non lo è affatto: dalla procedura di apertura alla gestione, i passaggi sono tanti e complicati.
Il poker online è un’industria che solo in Italia movimenta tantissimo denaro. Ma se pensate che organizzare una poker room online sia un gioco da ragazzi, e che basti creare (o appoggiarsi a) un software con un Randon Number Generator, per poi cominciare a fare i soldi, be’ vi sbagliate di grosso.
Per poter aprire una sala da poker online in Italia occorre avere numerosi requisiti e seguire una procedura molto ferrea, che prevede anche controlli continui sull’operato e sull’effettiva sicurezza del software di gioco. Si tratta di una vera e propria macchina organizzativa che deve toccare tantissimi punti, molti dei quali potrebbero non essere immediatamente chiari a chiunque voglia aprire un sito di poker online nel nostro Paese.
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sull’argomento, analizzando – senza entrare troppo nei dettagli tecnici per non annoiarvi – quali sono i passaggi da seguire per chiunque voglia creare un sito di poker online in Italia. Preparatevi perché potreste trovare concetti ai quali ancora non avete pensato.
Organizzare una poker room online: la licenza
Il primo passo per organizzare una poker room online è quello di acquisire una licenza di gioco. In Italia, infatti, tutti gli operatori del gioco d’azzardo devono possedere una licenza rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che una volta si chiamava Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato.
L’Agenzia fissa un prezzo di 350.000 euro, per una licenza triennale provvisoria che eventualmente può essere rinnovata. Ma non è tutto, perché viene richiesta anche una fideiussione bancaria di un valore non inferiore agli 1,5 milioni di euro. Dunque non è alla portata di tutti aprire poker room online in Italia.
Anche perché i costi non finiscono certo qui – come vedremo tra poco – dato che quelli di cui abbiamo parlato finora sono soltanto i costi d’ingresso. Non avete ancora distribuito la vostra prima mano virtuale che come minimo avrete speso già quasi 2 milioni di euro. Non esattamente un business a buon mercato, insomma.
Organizzare una poker room online: il software di gioco
Naturalmente non è possibile organizzare una poker room online senza avere il software di gioco. Alcune sale da poker virtuali, come ad esempio PokerStars, hanno un software in-house, cioè sviluppato dalla stessa azienda proprietaria della poker room.
Altre sale da poker virtuali invece preferiscono appoggiarsi a software house esterne (come ad esempio PlayTech, una delle più famose al mondo), personalizzando la propria skin in base alle esigenze.
Naturalmente se una poker room online condivide lo stesso software di un’altra, alcune caratteristiche fondamentali rimarranno le stesse e sarà dunque più difficile distinguersi.
Aprire poker room online non è semplice anche perché il software poi va gestito.
Secondo le disposizioni di legge, il Random Number Generator – cioè il meccanismo che di fatto garantisce l’imprevedibilità dei risultati e la sua totale casualità – deve essere testato e garantito da terze parti.
Aprire poker room online: il personale
Non è che chiunque possa aprire poker room online, dunque, anche perché bisogna avere alle spalle una certa forza economica che permetta di gestire con una delle spese più importanti e forse sottovalutate: quella relativa al personale.
I dipendenti di una poker room online sono tanti e devono esserlo. Pensate a quante problematiche potrebbero insorgere. Ci vogliono prima di tutto i tecnici, persone esperte di informatica capaci di sistemare e ottimizzare il software e gestire inconvenienti tecnici, che sono all’ordine del giorno.
Da non sottovalutare anche l’importanza del servizio clienti. Oggi l’assistenza è ciò che fa la differenza tra le poker room online, gioco-forza abbastanza tutte simili le une alle altre. Chi riesce a garantire un servizio clienti aperto 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, raggiungibile via email, chat dal vivo o telefono, spesso ottiene un vantaggio competitivo incolmabile rispetto agli altri.
Ovviamente per organizzare una poker room online non possono mancare anche i dirigenti. Serve infatti chi prenda le decisioni, chi gestisca il mercato e chi – naturalmente – paghi di tasca propria tutte le spese che servono a tenere aperta una poker room online.
E per quanto riguarda il marketing? Non esiste attività imprenditoriale senza un po’ di sana pubblicità. Un buon ufficio marketing spesso è lo spartiacque tra una sala da poker come tante altre e una sala di successo: diffondere il brand il più possibile permette infatti di acquisire nuovi clienti e fidelizzare quelli già esistenti.
Volete aprire poker room online? Pensateci bene!
Se aprire poker room online è ancora nei vostri desideri, nonostante tutte queste difficoltà, significa che siete risoluti. Ma vi invitiamo a pensarci bene perché c’è qualcosa che forse non avete ancora considerato: l’apertura della liquidità condivisa.
Prima di organizzare una poker room online di vostra proprietà, dunque, vi consigliamo di aspettare magari qualche mese. A breve, infatti, dovrebbe aprire il cosiddetto poker.eu, cioè la possibilità di giocare non solo contro player residenti in Italia (come la legge oggi ci impone, e impone ai proprietari delle poker room online), ma anche e soprattutto contro player di altri Paesi.
Negli anni scorsi, esponenti di Italia, Francia, Spagna, Portogallo e anche Regno Unito si sono incontrati per gettare le basi per l’apertura della liquidità condivisa, una mossa che permetterebbe di allargare il bacino di utenza e risolvere così tutti i problemi che un mercato segregato può comportare – come per l’appunto la mancanza di giocatori, fattore endemico dopo che il boom del poker online si è sgonfiato.
Perché vi consigliamo di aspettare? Perché potrebbe benissimo cambiare anche il sistema di assegnazione delle licenze. Vista la maggiore concorrenza, i prezzi potrebbero anche diminuire e dunque da qui ai prossimi mesi potrebbe essere più conveniente cercare di aprire una nuova poker room online.
A onor del vero, potrebbe anche essere vero il contrario. Cioè potrebbe scattare il ragionamento secondo il quale i potenziali maggiori margini di profitto (visto che il bacino di utenza si moltiplicherebbe) porteranno ad aumentare il prezzo di ingresso nel mercato. Insomma, dipende un po’ da voi: se amate il rischio o se preferite andare sul sicuro.
Non dimenticare di visitare i nostri siti poker per trovare tutte le informazioni necessarie a giocare a poker tra amici in completa tranquillità!
Aprire una poker room FAQ
-
Cosa serve per aprire una poker room online?
Elemento prioritario e indispensabile è la licenza ADM, necessaria per definire una poker room sicura e legale. Sarà poi necessario una forza lavoro ingegneristica ed informatica che tenga attivo il sito online in cui giocare e un personale che sia da supporto al cliente in caso di necessità. Non meno importante, uno o più software che permettano agli utenti di giocare. -
Come faccio ad ottenere una licenza ADM e aprire una poker room?
Ottenere una licenza ADM non è affatto semplice. Bisogna superare molti e rigorosi step burocratici per confermare di avere tutti i requisiti che ADM richiede, per cui sarà un processo molto lungo ma sopratutto dispendioso. Una licenza ADM triennale, infatti, ha un costo base di ben 350.000 euro. -
Meglio usare un software in house o esterno?
Dipende dalle tue possibilità (soprattutto finanziarie) e dalle tue esigenze. Sicuramente un software in house sviluppato dai tuoi programmatori è più facile e veloce da gestire e a lungo termine ti minimizza i costi. Un sofware esterno potrà risultare più costoso ma se ti affidi ai più noti come NetEnt, Pragmatic o PlayTech, avrai la sicurezza di ottimi risultati e i clienti saranno più fiduciosi ad affidarsi alla tua poker room data la credibilità dei provider.