Il calcolo delle pot odds è uno degli elementi fondamentali per un poker di successo. Il segreto e sapere come calcolarle velocemente.Scopri di più!
Il Texas Hold'em è un gioco in cui la matematica riveste un'importanza particolare, quasi decisiva per la buona riuscita di una singola mano oppure di un intero torneo.
I giocatori più esperti sanno che, essendo il poker un gioco nel quale si va alla ricerca di un progetto, occorre sapere quali sono le possibilità di uscire vincenti da ogni situazione considerando le carte che abbiamo in mano e anche le carte comuni che potrebbero uscire.
Dopo avervi spiegato come contare le outs in un precedente articolo, oggi è arrivato il momento di capire cosa si intende quando si parla di Pot Odds, un altro aspetto importante del gioco che riguarda proprio le possibilità di riuscita di una singola mano.
Per il calcolo delle Pot Odds non occorre essere degli esperti matematici, le tecniche sono abbastanza semplici e per renderle un meccanismo oliato basta accumulare la giusta esperienza al tavolo e al calcolo immediato.
Innanzitutto dobbiamo farci tre domande:
1 - Quante chips ci sono nel pot?
2 - Quante chips dobbiamo mettere nel Pot per continuare a giocare?
3 - Quali sono le nostre probabilità di successo?
In linea di massima vige una regola di base per quanto riguarda le pot odds: è conveniente proseguire nel gioco se le odds che ci offre il pot sono maggiori delle odds della nostra mano.
Proviamo un esempio concreto per spiegare al meglio cosa intendiamo con la frase precedente.
Stiamo giocando una partita cash game con i livelli da $2/$4 No Limit. Un giocatore rilancia 13$, un altro fa call e voi chiamate dal bottone con J-10 di fiori. Il flop è 7-8-A con A e 7 di fiori. Quindi una mano che sul momento non vi regala alcun punto, ma che potrebbe darvi grandi soddisfazioni nel prosieguo. Il piatto, al momento, conta su ben 45$.
Il primo giocatore punta 20$, il secondo chiama e la palla torna a voi. Cosa è più giusto fare in questo caso?
Andiamo a calcolare le pot odds. Il piatto ammonta a 79$ (13$+13$+13$+20$+20$), e voi dovete pagare 20$ per vincere 79$, vale a dire circa 4 a 1 di odds per la vostra giocata.
Abbiamo appena risposto alle domande 1) e 2), ovvero la quantità di chip presenti sul piatto e quelle da aggiungere per continuare a giocare. Andiamo ora a vedere le out, ovvero le carte con cui potrete chiudere il vostro progetto o comunque avere un punto: avete un progetto di colore e di scala a incastro, che vi fornisce 12 outs buone per chiudere uno dei due punti, nello specifico 9 per il progetto di colore e 3 per la scala a incastro.
È giusto ribadire che in questo caso consideriamo solo 3 carte e non 4 per l'incastro, poiché il 9 di fiori rientra nel progetto di colore ed è dunque un errore andare a conteggiarlo due volte.
Come vedete abbiamo risposto anche alla terza domanda, ovvero quella relativa alle nostre possibilità di avere successo in questa mano. Ora rispolveriamo un po' di sana matematica. Conoscete 5 carte delle 52 che ci sono nel mazzo; vuol dire che esistono ancora 47 carte sconosciute, di cui 12 vi permetteranno di vincere il colpo con un colore o una scala. Basta fare una semplice divisione, ovvero 47:12 per trovare le odds, che saranno appunto quasi 4 a 1. Per essere precisi 3,9 a 1.
Per giustificare la nostra chiamata il piatto dovrebbe essere almeno 3,9 a 1, ma come abbiamo visto in precedenza questo era proprio 4 a 1; ciò vuol dire che la chiamata ha un valore aspettato positivo (EV).
Abbiamo visto quindi che il calcolo delle pot odds non è un'impresa impossibile, e state certi che in moltissimi casi vi aiuterà a prendere le decisioni migliori.
Quella che abbiamo considerato finora è la correttezza delle pot odds nell'immediato. Ci sono però dei casi in cui è vantaggioso vedere una puntata anche se queste non sono corrette.
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Capire le "Implied Odds"
Queste rappresentano quel tipo di odds che tengono conto delle puntate future che potrebbero avvenire successivamente, e che perciò giustificano una chiamata a prescindere dalle odds iniziali negative. In pratica, si tratta di prevedere come potrebbe evolversi la mano e quindi capire quanto può essere profittevole spendere in prospettiva per avere buon gioco in una singola mano.
Ad esempio siete al flop e per continuare a giocare dovreste pagare una cifra troppo alta, non giustificata dalle vostre possibilità di vittoria.
Vi rendete conto che nel caso legaste il vostro progetto questo vi consentirebbe di portare via molte chips ai vostri avversari.
In questi casi il call sarebbe comunque corretto poiché in futuro potrebbe rivelarsi molto proficuo.
Giocare per le Implied Odds
Quando si gioca a Hold'em si giocano progetti in continuazione. Bisogna tenere quindi presente entrambi i tipi di odds, sia le "immediate" che quelle "implied" per giocare in maniera vincente.
Le odds immediate sono facili da calcolare. Se gli odds contro di voi sono meglio di 3,5 a 1 allora fate bene a vedere. Il problema è invece quando gli odds non sono così chiari e bisogna quindi chiamare in causa gli implied odds, visto che questi non sono così semplici da calcolare.
Le implied odds sono gli odds che prendono in considerazione anche le puntate che si faranno nelle fasi successive di una stessa mano.
Se per esempio vedete con 10$ sul turn in un piatto di 30$, I vostri odds comprendono sia gli immediate odds di 3 a 1 oltre agli implied odds della fase successive di puntate durante il river.
Il problema delle implied odds è che non si può mai sapere esattamente come sarà la fase di puntate successive. Si può riuscire a fare progetto e poi dover quindi puntare e magari rilanciare cautamente per non far insospettire gli avversari. O si può fare il progetto e fare una puntata molto alta nella speranza di vincere i vostri avversari.
Per valutare in maniera più esatta delle implied odds ci sono molti fattori da tener presente.
Come giocano gli avversari? Sono giocatori TAG (tight-aggressive)? Sono giocatori che riflettono molto o impulsive?
Una buona maniera per rispondere a queste domande è studiare sempre gli avversari per capire come si comportano in diverse fasi del gioco in base alle carte che hanno in mano.
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Soltanto così si possono valutare in maniera più chiara le possibili azioni future, alla base del calcolo degli implied odds.
Così facendo, sarà molto più semplice capire come un avversario reagisce, sia nel caso in cui si faccia il progetto, sia in quello in cui fallisca e conoscendo le reazioni e le possibili azioni degli avversari si possono vincere somme decisamente superiori di soldi.
ma nel calcolo iniziale non vengono contegiate le puntate del small e big blind. E’ corretto non conteggiarle? a lui la somma viene 79 mentre a me viene 85
“Ora rispolveriamo un po’ di sana matematica. Conoscete 5 carte delle 52 che ci sono nel mazzo; vuol dire che esistono ancora 47 carte sconosciute, di cui 12 vi permetteranno di vincere il colpo. Basta fare 47:12 per trovare le odds, che saranno appunto 3,9 a 1. Per giustificare la nostra chiamata il piatto dovrebbe essere almeno 3,9 a 1, ma come abbiamo visto in precedenza questo era proprio 4 a 1; ciò vuol dire che la chiamata ha un valore aspettato positivo (EV).” In questo caso le pot odds con 12 outs al flop sono si 2.9:1, e non 3.9:1 come scritto nell’articolo. La % di hittare con 12 outs dal flop al turn è di 25,5%, che convertito in odds risulta esattamente 2.92:1
Per me ha ragione Daniele. Abbiamo 12 outs quindi 12 volte chiudiamo il progetto mentre 35 non lo chiudiamo. Quindi siamo sfavoriti 35:12 ovvero 2.92:1 non 3.91 come viene spiegato nell articolo.
Mi aggiungo a quelli che dicono che il calcolo delle odds è sbagliato è circa 1/3
La matematica non è u muricciolo. 47 carte nel mazzo, 12 carte buone per chiudere il punto, 47/12=3.9
Andrea docet, se lanci un dado quante probabilità hai che esca un 3? 1/6, non 1/5, in generale la “formula” per calcolare la probabilità è: casi favorevoli/casi totali e non casi favorevoli/casi non favorevoli…