Il tavolo finale inizia con un po’ di ritardo alle ore 15.30 con il 32esimo livello di gioco. I player si affrontano come lo scorso anno nella sala principale del Portomaso, con tanto di supporter e telecamere per le riprese live.
La posta in gioco è alta ed è il Direttore del Torneo in persona a ricordarlo ai partecipanti dando il via all’ultima Battle:
“Divertitevi. Buona Fortuna. Ricordate che è solo un tavolo da poker come un altro, solo che in palio ci sono 160.000 euro!”
Questi i posti dei giocatori:
Seat 1: Giorgio Ligasacchi 2,200,000
Seat 2: Gonzalo Fernandez 2,900,000
Seat 3: John Finnighan Linkins 10,840,000
Seat 4: Flaviano Cammisuli 6,215,000
Seat 5: Robert Berglund 2,950,000
Seat 6: Robert Sverre Eik 2,500,000
Seat 7: Jonas Hähnert 1,000,000
Seat 8: Rasmus Eriksson 8,795,000
Seat 9: Lawrence Brandt 8,000,000
I Primi Eliminati
Il final table parte col botto e lo svedese Jonas Hähnert con A9 viene buttanto fuori dall’americano Brandt con AQ. 9° posto per lui e €14.540.
Dopo un primo orbit senza grosse sorprese emerge senza dubbi l’irlandese Finnighan che vince ben 4 mani consecutive, prima di far fuori l’azzurro Ligasacchi.
L’italiano va all-in con A♦ 7♦ e Finnighan lo segue con J♦ 6♦. Il board rivela A♠ J♥ 8♠ 6♥ 4♣ e Giorgio Ligasacchi chiude 8° per €21.400 e commenta:
“L’anno scorso ero uscito su un push proprio come quest’anno, ma ero 152esimo ora sono ottavo”
Settima piazza invece per il norvegese Robert Sverre Eik che all’inizio del 33esimo livello si scontra con l’americano Brandt in un tentativo di bluff fallito. Per lui un premio da €20.000.
Anche Flaviano è out
Il 34esimo livello è protagonista di una serie di mani interessanti, come un double-up dello spagnolo Gonzales ai danni dell’allora chipleader Finnighan, e vari scontri tra l’americano Brandt e lo svedese Eriksson.
Arriva quasi a sorpresa l’eliminazione di Cammisuli che improvvisamente decide di andare all-in per più di 3m con A-3.
Barglund che ha uno stack di poco superiore a quello dell’azzuro chiama immediatamente per rivelare una coppia di 9 che sarà fatale per l’italiano.
Cammisuli è fuori al 6° posto per €37.500 e stringe sportivamente la mano al suo avversario.
Deal a 5? No grazie
A 5 rimasti la sfida si accende e Finnighan, che fino ad allora era stato il “bullo” del tavolo, perde la sua leadership a causa di alcuni fold su grossi piatti. Straordinario il recupero di Gonzales e Berglund tanto che si inizia a parlare di un deal a 5.
Sarà proprio Finnighan all’ultimo momento a rifiutare l’accordo per il quale gli sarebbero spettati 96.000 euro e non i 100.000 richiesti. L’accordo prevedeva che 43.000 euro fossero lasciati da parte per il vincitore.
A fare subito le spese di questo mancato accordo è Lawrence Brandt, giocatore americano che solo per caso si trovava a Malta quando ha appreso del BOM.
Brandt è andato all-in con un discutibile J-4 e ha trovato il muro Fernandez con una coppia di 10 a fermarlo. Per lui il 5° posto €46.500.
Lo segue poi tra gli eliminati proprio Gonzalo Fernandez che era riuscito a portarsi nelle posizioni più alte, prima che una serie di mani sfortunate arrestasse la sua corsa. Infine sarà Berglund con 3c 3♥ a bustare Gonzalo con Q♥ J♥ quando sul board appare un 3.
4° posto e €56.000 per Gonzalo Pro Fernandez che porta con sè gran parte dei suoi rumorosi supporter che hanno animato questa finale con cori da stadio!
Sfida a tre left
A tre giocatori rimasti tutto è chiaramente nelle mani di Berglund e Finnighan, mentre Eriksson cerca di recuperare essendo rimasto estremamente corto.
Lo svedese riesce con ben 3 all-in consecutivi a fare un double up e raccimolare utili chip, ma resta anche lui vittima del suo compaesano e amico Berglund con K♦ 4♦ contro 9♣ 7♠ su board 9♠ 5♠ Q♥ 3♣ Q♠.
Ramos Eriksson è out al 3° posto per €67.000.
Heads-up impossibile per Finnighan
L’heads-up finale tra Berglund e Finnighan inizia con il 37esimo livello di gioco e con lo svedese in vantaggio con i 3/4 delle chip in gioco.
Berglund inizia al meglio lo scontro vincendo 3 mani consecutive e portando l’irlandese a pochissimi bb di stack.
Nell’ultima mano giocata Finnighan limpa da bottone con A♦ 5♦ e Berglund manda la vasca con J♥ T♦ trovando proprio al river un J che decreterà la sua vittoria.
A Finnighan 110.000 euro e la soddisfazione di aver guadagnato più di quei 96.000 euro che gli sarebbero toccati con il deal a 5 che rifiutò.
A conti fatti e contro ogni pronostico Berglund si è portato su dalla sesta alla prima posizione del chipcount vincendo il Battle of Malta Main Event per un primo premio record di 160.000 euro.