Intervista al poker pro italiano Luca Pagano all’EPT di Barcellona che ci parla della sua assenza dai tavoli e delle sue idee sul Battle of Malta a cui parteciperà.
Barcellona vede il ritorno di Luca Pagano per l'European Poker Tour. Abbiamo parlato con lui dei suoi leggendari record nella storia dell’EPT, del perché abbia saltato molte tappe del torneo per quasi un anno, e di cosa ne pensa del futuro del nostro Battle of Malta a cui ha già deciso da tempo di partecipare.
Luca Pagano si racconta a Pokerlistings
Non è di certo la prima volta che intervistiamo Luca Pagano ma ogni volta è sempre un grande piacere poter parlare con lui e conoscere i suoi programmi futuri. Ecco cosa ci ha raccontato questa volta.
Luca Pagano= Mister EPT?
Penso che ci siano davvero pochi giocatori al mondo ad aver giocato così tanti main event all’EPT come ho fatto io.
Ho preso parte al primissimo evento EPT qui a Barcellona, e ho raggiunto il tavolo finale.
Non conosco il numero esatto, ma direi che ho giocato almeno il 75 per cento dei Grandi Eventi da allora. Che in pratica significa 75 eventi.
Qual è il peso di avere record come il maggior numero di tavoli finali e premi all’EPT?
È una cosa che mi preoccupa ma che allo stesso tempo mi dà fiducia per il mio gioco.
La maggior parte dei giocatori, anche quelli veramente bravi, diventano nervosi dopo aver subito un periodo lungo di insuccessi, che comunque può capitare a tutti.
Alcuni cambiano completamente il proprio gioco e non sempre il risultato è buono. Nel mio caso è diverso e posso dirmi: “Va bene Luca, è necessario modificare il tuo gioco, ma guardando indietro, hai fatto abbastanza bene. Quindi, non è necessario cambiare tutto.”
Ti sei assentato a lungo dall’EPT. Per quali motivi?
Ho perso 4 o 5 EPT nella scorsa stagione, perché ero molto occupato con due progetti. In primo luogo, sono stato davvero occupato, organizzando alcuni tornei in Italia. Onestamente, il lavoro mi sta distraendo dal gioco stesso.
Sono un co-leader dell’ IPT. L'altro è mio padre, ma il più del lavoro inizia a cadere sempre più sulle mie spalle.
Poi sono stato in Marocco a girare la versione italiana del reality show francese "La maison du bluff".
Hanno fatto 4 edizioni ed è stato un grande successo in Francia e in Italia è partito in sordina ma ha acquisito man mano molta popolarità. Ma il mio ruolo era diverso da quello di ElkY era nella versione francese.
Lui era lì solo per una settimana, io invece ero il padrone di casa e sono rimasto per sei settimane. È stata dura, ma è stata anche una grande esperienza allo stesso tempo.
Cosa ne pensi della “tua” Casa degli Assi?
Si tratta di una miscela di "Grande Fratello", "Survivor", e Poker. 12 giocatori di poker che vogliono diventare professionisti vivono in questa casa in Marocco e hanno a che fare con sfide quotidiane.
Non tutte sono direttamente collegate al poker, ma piuttosto ad aspetti utili anche nel gioco. Per esempio: l'osservazione. E 'importante per il poker e per la vita in generale.
Il nostro compito era quello di portare la vita vera nel poker e dimostrare il potenziale dei giocatori occasionali.
La sfida per noi è stata invece quella di adattare lo spettacolo alla cultura italiana. Come si può immaginare non è stato molto facile, ma ha funzionato. Lo spettacolo è stato un grande successo televisivo.
Battle of Malta 2014 - torna alle radici
Ho intenzione di giocare il Battle of Malta per la prima volta quest'anno. Sia io che mio padre saremo sulla piccola isola.
Non solo il numero di giocatori mi ha impressionato, ma anche il feedback dei nostri giocatori italiani rispetto allo scorso anno. E 'stato incredibile!
Il buy-in di medio livello e il field vasto di poker player lo rende uno dei tornei più interessanti d'Europa a mio avviso.
È esattamente ciò che Pagano Events sta ricercando da tempo: poker e divertimento. Giocatori che arrivano da ogni parte del mondo attratti non solo dal corposo montepremi ma anche per l’intrattenimento offerto.
Si tratta di un modo per tornare alle radici. Un modo per portare i giocatori di nuovo ai tavoli. La verità è che la maggior parte dei giocatori torna da qualsiasi torneo con meno soldi in tasca rispetto a quando sono arrivati.
Quindi, è molto importante che viovano una grande esperienza e abbiano dei bei ricordi. Questo è esattamente ciò che ha fatto fare il boom al poker dieci anni fa.
Non si può semplicemente avere un vincitore felice e un sacco di giocatori frustrati. Non torneranno.
BOM - una nuova esperienza per i giocatori professionisti
Il Battle of Malta è sinonimo di un nuovo segmento di poker live. È incredibile se si pensa che pochi mesi fa Joe Hachem ha dichiarato che il poker è morto.
Ora so cosa intendeva e per certi versi ha anche ragione se si pensa al numero dei giocatori e all’atmosfera tesa.
Però poi ci troviamo con eventi come l'IPT e il BOM che sono invece letteralmente esplosi in un paio di anni.
Questo è un segno: Tornei, come il Battle of Malta stanno portando indietro il divertimento al tavolo verde e attraggono anche i poker player professionisti.
Joe Hachem appartiene ad una generazione che ora può essere considerata come quella dei pionieri. Abbiamo iniziato a giocare a poker 15 anni fa e siamo stati sempre alla ricerca di un buon mix tra denaro e una nuova esperienza. Ma qualcosa si è perso negli ultimi due anni.
Se mi guardo intorno in un grande torneo vedo solo facce serie, tese e nervose.
Se guardate i giocatori in un torneo come il BOM vedrete solo sorrisi. E questa è esattamente la differenza. Quindi è il momento di riportare l'intrattenimento indietro al tavolo verde.
Sei stato già molte volte a Malta vero?
Conosco Malta molto bene, è uno dei miei posti preferiti. PokerStars ha un ufficio sull’isola e ho un sacco di amici lì.
Quindi, è come una seconda casa. E Malta gioca un ruolo importante nei nostri piani futuri. Vogliamo riportare l'IPT al Casinò Portomaso e poi vediamo, sto cercando di convincere PokerStars a portare qualcosa di MOLTO IMPORTANTE sulla piccola isola J