Mancano ancora poco più di due settimane alla conclusione delle World Series of Poker 2017. Ancora nessun braccialetto, ma tante conferme per il movimento italiano.
Proprio così, perchè sono stati in particolare Dario Sammartino e Max Pescatori – due veri e propri big del nostro movimento – ad aver rappresentato la nostra nazione più che degnamente, almeno finora, tra i tavoli del Rio Casino di Las Vegas.
Cinque tavoli finali portati a casa in tandem tra il sempre più costante giocatore campano e il campione milanese, il quale non è riuscito a bissare l’impresa di due anni fa, ma ci è andato più volte vicino. Molto bravo, come detto, anche un Dario Sammartino che finalmente trova continuità di risultati e rendimento alle World Series.
Pescatori è sempre una certezza
Nel 2015, come ben saprete, Max Pescatori portò a casa ben due braccialetti, andando anche a ridosso della Top Ten del WSOP Player of the Year di quell’anno, titolo andato alla fine all’americano Mike Gorodinsky.
Tra l’altro Pescatori quell’anno fu l’unico italiano a finire nella classifica del POY, oltre al November Nine Federico Butteroni. Si è trattata senza ombra di dubbio della miglior edizione delle World Series of Poker per il Pirata milanese, e più in generale per un giocatore italiano impegnato a Las Vegas.
In questa edizione, sono già stati sei i piazzamenti ‘in the money’ per il Pirata italiano, cinque dei quali nelle Top 50 dei rispettivi tornei e tre dei quali con un tavolo finale da annoverare. E anche se, come abbiamo già detto, non è arrivato il tanto atteso acuto, si tratta di un'edizione da record per lui.
Si allunga dunque a quota 11, infatti, la striscia di Final Table disputati da Max Pescatori nelle ultime tre edizioni delle WSOP. Un modo come un altro per dimostrare che il nostro più famoso giocatore di poker nel mondo non vuole affatto smettere di stupire.
Il rimpianto più grande è rappresentato certamente dall’evento #14, il torneo in modalità H.O.R.S.E. da 1.500 dollari: una quarta posizione da oltre 62.000 dollari che ha fatto masticare amaro – e non poco – Pescatori.
Gli altri tavoli finali disputati da Max sono arrivati nell’evento #33, chiuso all’ottavo posto, e nell’evento #40, che lo ha visto chiudere in sesta posizione.
Sette anni sono trascorsi da quei trionfi, sette anni in cui Max ha comunque continuato a collezionare successi portando le sue vincite in tornei live ad oltre 3,5 milioni di dollari ai quali si andranno ad aggiungere i 155.947 dollari per il primo premio nell’evento 9 di queste World Series.
Max è stato scalzato da poco da Mustapha Kanit nella top 5 dei giocatori italiani più vincenti di sempre, e questo premio accorcia estremamente le distanze tra i due player.
Non saremo sorpresi di vedere il Pirata riconquistare la vetta degli italiani più vincenti di sempre, proprio durante queste WSOP dove Max è letteralente di casa.
Non solo infatti Pescatori vive ormai da anni stabilmente a Las Vegas, ma ha anche lavorato in passato presso alcuni casinò e negli ultimi anni è riuscito nell’impresa di andare per ben 46 volte in the money alle WSOP.
Max Pescatori riesce nell'impresa di vincere un secondo braccialetto nell'evento #41 divenendo così il primo giocatore europeo con 4 braccialetti WSOP.
La costanza di Sammartino
Di grande spessore anche le World Series of Poker fin qui disputate da Dario Sammartino, l’altra grande punta di diamante per l’Italia, almeno risultati alla mano e con il passare degli anni sempre più una certezza per tutto il movimento.
Il giocatore napoletano ha infatti dimostrato un gran feeling con la schedule disputata al Rio, soprattutto con i tornei annoverati come “Championship”. Eventi che avevano una caratteristica in comune, ovvero il buy-in da 10.000 dollari, e che dunque vedono la presenza di field a dir poco agguerriti e con grandi skill ai tavoli.
In tre di questi, per la precisione nell’Heads Up No-Limit, nel No-Limit 2-7 Lowball Draw e nel No-Limit Hold’em 6-Handed, Dario ha ottenuto sempre piazzamenti tra i primi 15 ed ha al tempo stesso accumulato grandi motivi di rammarico.
In particolare nel Lowball, dove l’azzurro ha anche sfiorato il tavolo finale, piazzandosi nono, mentre nell’evento 6-max è arrivato un ottavo posto che poteva anche valere qualcosa in più, vista la condotta del torneo.
Le WSOP 2017 di Dario Sammartino erano comunque iniziate alla grande, con il terzo posto nell’High Roller for One Drop che lo ha ulteriormente consacrato tra i giocatori high roller più forti in circolazione, oltre che tra i più vincenti di questa edizione delle World Series of Poker.
Un risultato, quest’ultimo, che colloca Madgenius87 al terzo posto temporaneo nella classifica dei giocatori che hanno vinto più denaro a queste WSOP. Davanti a lui solo Doug Polk e Bertrand ‘ElkY’ Grospellier, rispettivamente vincitore e runner up dell’High Roller for One Drop.
Per lui, così come per Pescatori, il vero banco di prova potrebbe a questo punto essere il Main Event, il cui start è previsto per il prossimo 8 luglio.
Non solo Max e Dario
Abbiamo annoverato quelli che sono stati i due azzurri di punta, almeno finora, alle WSOP 2017. Ma non sono mancati risultati importanti da altri giocatori che portano sulle spalle il tricolore italiano.
Come ad esempio Walter Treccarichi e Luigi Curcio, i quali hanno qualcosa in comune dopo i primi 49 eventi giocatori: entrambi hanno piazzato un risultato di prestigio in contemporanea con Max Pescatori.
Per il giovane player siciliano è arrivato un nono posto nell’evento #40, quando Max giunse ottavo. Il player lombardo (erroneamente segnato nel database delle WSOP come nativo di Forest Hill in Maryland – ha chiuso ad un passo dal Final Table nell’evento #33.
In generale, i numeri per l’Italia a due settimane dalla fine delle WSOP 2017 non sono da buttar via: 41 piazzamenti ‘in the money’ per una cifra che supera i due milioni di dollari.
E il bello potrebbe dover ancora arrivare per noi, visto che gli ultimi giorni di World Series of Poker fanno rima con Main Event...